I grillini fanno il punto sul Patto per il Molise e cercano di andare oltre quello che considerano un battage del Pd.

“Il Patto siglato all’Unimol, si dice grazie all’intercessione del Rettore Palmieri più che dei nostri politicanti – si legge in una nota – non è una novità rispetto al passato. Con l’avvio della nuova programmazione, infatti, le risorse nazionali vengono ripartite tra tutte le regioni cui, è importante chiarirlo, vengono assegnate d’ufficio. Dunque, nessun merito per il governo locale né per quello nazionale. La provenienza dei fondi si legge proprio nel documento firmato da Frattura e Renzi che hanno magnificato l’arrivo di 727 milioni di euro in Molise. Peccato che di questi 194 milioni 700mila euro erano già assegnati e quindi confermati, 378 milioni di euro arrivano dai Fondi di Sviluppo e Coesione per il settennato 2014-2020 e ci spettano di diritto poiché quota del riparto di un fondo nazionale e altri 155 milioni di euro arrivano da altre risorse disponibili perché riguardano altri fondi tra cui quelli europei. All’interno di questi 155 milioni, peraltro, ci sono i 52 milioni per lo sviluppo economico e produttivo della nostra regione, collegati al riconoscimento dell’Area di Crisi Complessa riguardante i settori avicolo, metalmeccanico e tessile. In pratica, le risorse sarebbero giunte ugualmente. Quindi è inutile sbandierare il Patto per il Molise come grande conquista. Anche perché, come segnalato dal governatore pugliese Emiliano, le risorse per il nuovo settennato sono decisamente inferiori a quelle stanziate dai governi precedenti. Ecco perché il Patto è solo l’ennesima favola raccontata da amministratori molisani in cerca di visibilità”.

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