Prima la paura, il boato e la terra che trema. La notte che si ferma a metà, tutto il centro Italia svegliato da una fortissima scossa di terremoto. Poi la presa d’atto della tragedia. La prima conta dei morti. E’ quello che sta accadendo nella zona di Amatrice (nella foto di repubblica.it), Norcia, Arquata del Tronto.

Una paura che ha coinvolto anche il Molise: la scossa è stata avvertita nitidamente in tutta la regione. Tanti i molisani che si sono svegliati e hanno lanciato il tam tam su Facebook.

Le vittime. Nella notte squarciata dal boato del sisma. L’epicentro è nei pressi di Accumoli, in provincia di Rieti, Lazio, a soli 4 chilometri di profondità, un paese equidistante da Amatrice e Norcia. La prima scossa, violentissima, alle 3.36 del mattino è stata sentita da Rimini a Napoli. E proprio ad Accumoli, dove ci sarebbero sei morti, e nella vicina Amatrice si registrano i danni più gravi. “Il paese non c’è più. C’è gente sotto le macerie”: è la prima, drammatica, testimonianza del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. Tre persone sono invece morte ad Arquata, compresa una coppia di anziani coniugi nella vicina frazione di Pescara del Tronto, fra le frazioni più colpite.

I danni. Ad Accumoli, Amatrice e Posta, nel reatino e ad Arquata e a Pescara del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, si registrano d’altronde i danni più gravi. Numerosi anche gli edifici crollati: distrutta la chiesa di Amatrice, dove anche l’ospedale è inagibile. Crollato il campanile di Castelluccio di Norcia. Evacuato l’ospedale di Amandola, gravemente danneggiato. I vigili del fuoco parlano di danni anche a Gualdo e Mogliano nel Maceratese.

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