La ricerca nei laboratori dell’IRCCS Neuromed potrebbe continuare a fare progressi. Nell’ultimo periodo, due ricercatori italiani, Vittorio Maglione ed Alba Di Pardo, hanno identificato un possibile nuovo target terapeutico per la Còrea di Huntington, una malattia rara ereditaria del sistema nervoso, che al momento risulta incurabile. I due ricercatori hanno condotto lo studio presso l’Università dell’Alberta (Canada), ma di recente si sono uniti al gruppo diretto dal Dr. Ferdinando Squitieri, Direttore del Centro di Neurogenetica e Malattie Rare dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli, da anni impegnato nella ricerca di nuove cure sulla Còrea.

La malattia colpisce diverse migliaia di persone in Italia e, ad oggi, non ha una cura sebbene sia possibile eseguire una precisa diagnosi genetica in pochi posti specializzati, come l’IRCCS Neuromed. La malattia inizia intorno ai 35 anni ed evolve verso una grave disabilità motoria (da cui il nome Còrea, movimento involontario degli arti e del tronco come di una incontrollabile danza) e cognitiva (simile alla demenza di Alzheimer).

Lo studio dei due ricercatori, pubblicato sull’autorevole rivista americana Proceedings of National Academy of Sciences, identifica una possibile nuova strategia per curare la Corea di Huntington che, in un modello animale di laboratorio, ha bloccato lo sviluppo della malattia.
Poiché la nuova terapia impiega una molecola già usata in pazienti con altre malattie, la scoperta potrebbe, in un futuro non lontano, consentire ai ricercatori nuovi approcci sperimentali per la cura della Corea di Huntington. Pazienti e famiglie affetti da questa terribile patologia genetica del sistema nervoso attendono un cura che possa finalmente prevenire l’insorgere del male.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.