Un accorato appello. È quello rivolge che il consigliere regionale Michele Petraroia, oltre che al presidente dell’assise regionale e all’assessore all’ambiente, agli stessi amministratori comunali dei 79 centri interessati dalle richieste di richieste di trivellazioni per le ricerche petrolifere già protocollate dalle società interessate al Ministero dello Sviluppo Economico.
Forte della convocazione fatta dal presidente della Comunità Montana Titerno ed Alto Tammaro in Campania riferita alle iniziative di salvaguardia del territorio da intraprendere lo stesso Petraroia auspica un intervento “con tempestività ed efficacia, oltre che con strumenti giuridici adeguati, come ha suggerito il vicepesidente emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena, nell’incontro del 29 agosto scorso a Morcone, sussistendo il rischio di non avere più alcuna tutela nei confronti delle società petrolifere causando comprensibili penalizzazioni”.
“Al fine di prevenire una simile prospettiva – argomenta Petraroia – si sollecita ogni utile iniziativa istituzionale, amministrativa e giuridica a salvaguardia del nostro territorio, onde impedire ulteriori devastazioni oltre a quelle prodotte dall’installazione di poco meno di cento pale eoliche alte 150 metri a ridosso del confine molisano nei pressi del sito archeologico di Saepinum-Altilia e del Parco del Matese, che stravolgeranno irreversibilmente la Valle del Tammaro precludendo ogni futuro progetto di valorizzazione turistica, culturale ed ambientale di quel tratto straordinario del Molise”.
non resco a capire , perche no a palaoliche no a trivellazioni per non distruggere il patrimonio del molise, ma si a sfreggiare palazzi e torre settecentesche in molise con antenne telefoniche che causano luchimia e tumori ai minori di nove anni?