Sanità, dopo l’Accordo sul Programma Operativo Straordinario fino al 2018 restano i nodi da sciogliere sui posti letto. A sollevare la questione è Cittadinanzattiva in una lettera inviata al ministero, alla Regione e ai commissari: “Si ringrazia sia la Conferenza Stato-Regioni che i rappresentanti del Tavolo Tecnico per aver valutato molte delle criticità riscontrate da parte di quest’Associazione nel Programma Operativo Straordinario 2015–2018 elaborato dalla struttura commissariale della Regione Molise, consentendo di giungere ad un miglioramento del Piano stesso.
Ciò nonostante, persistono ancora alcune criticità, quali l’eccessiva riduzione di posti letto per acuzie e post acuzie e lo sbilanciamento dell’assegnazione agli erogatori privati, il depotenziamento del Presidio Ospedaliero Cardarelli, gli interventi edilizi, la partecipazione degli erogatori privati alla rete di emergenza-urgenza, che si chiede di valutare e chiarire prima della definitiva approvazione del Programma stesso”.
I punti critici. Secondo Cittadinanzattiva c’è una riduzione che colpisce soprattutto il Cardarelli che, oltre a reparti interi come Oncologia, Cardiologia e Neurochirurgia, perde troppi posti letto, ben oltre le soglie dettate dal ministero. Sforbiciati pure i posti in Chirurgia, mentre restano intatti quelli della Cattolica così come spuntano ex novo 10 posti letto per Ortopedia a Villa Ester a Bojano.
C’è poi la questione della governarce nel rapporto con i privati. In questo caso l’associazione affronta l’intricata rete di prestazioni legate al budget oltre che la voce di quelle “non remunerabili”. Da chiarire (“perché finora non viene ancora fatto”) è la questione del ruolo e della partecipazione dei privati nell’ambito dell’emergenza-urgenza.
In base a tutta questa serie di questioni rimaste sul tappeto, la richiesta è quella di un confronto con il commissario per cercare di chiarire gli aspetti del piano che ancora restano un mistero. “Si auspica ora un confronto e una condivisione con il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria regionale, sul nuovo Piano Aziendale prima della relativa adozione”.