Sono passati pochi giorni dall’alluvione che ha colpito la zona di Trivento. Eppure la paura resta ancora tanta. A raccontarla sono le stesse famiglie che si sono viste entrare l’acqua in casa e che sono state alla mercé della bomba di pioggia. Ore terribili in cui hanno pensato anche di morire. E che hanno portato comunque a conseguenze difficili: la pioggia ha lasciato dietro di sé danni per mezzo milione di euro. La speranza è che arrivino aiuti per tamponare l’emergenza.
“Grandi danni ha subito una famiglia che vive a un chilometro dal campo sportivo sempre in contrada Sterparo. A casa c’era la signora con due bambini che vanno alla scuola dell’infanzia: vedere l’acqua entrare a casa le ha procurato angoscia. Ha cercato inutilmente di tamponare. Nello stesso momento altra acqua defluiva ai lati della casa portando terra e detriti nel boschetto situato ad una ventina di metri da casa” racconta don Luigi Di Lella. Dopo l’emergenza ha visitato le famiglie colpite per cercare di dire una mano: “Un’altra famiglia è stata presa da un terrore indescrivibile. La casa si trova ai piedi della Contrada di Montelungo e a poca distanza da un vallone. L’acqua è entrata nella casa, nel padiglione dove si trovavano i mezzi agricoli, nell’orto retrostante procurando enormi danni. Il capo di famiglia mi ha detto: “Meno male che tutto è accaduto di giorno… Se fosse successo di notte, ora, forse, non saremmo qui a parlare”.