I Cristiano Sociali del Molise si fanno sentire con forza sulla vicenda della mobilità in deroga interrotta di cui sono rimasti vittime 1.800 lavoratori molisani e recentemente sollevata da un’interrogazione parlamentare.
“Sarà il Ministero del Lavoro a rispondere all’interrogazione presentata e quando ciò accadrà verificheremo le motivazioni tecniche adottate prendendone atto con rispetto come è giusto che sia: – si legge in una nota – quello che vogliamo evidenziare più semplicemente è la condizione materiale di vita di persone che da otto mesi attendono di ricevere un trattamento spettante per legge e che non hanno diritto a conoscere le ragioni del blocco del pagamento delle loro indennità. Perché serve un’interrogazione parlamentare per essere informati su un proprio diritto? Come mai dalla prima decade di giugno si è giunti a fine settembre e né il Presidente della Regione Molise e né i 1800 lavoratori sono stati messi a conoscenza dall’Inps sulle motivazioni del blocco dei pagamenti? Il 9 settembre scorso il Ministero del Lavoro ha accreditato alla Regione Molise 17.360.000 euro e quindi non si pone un problema di copertura finanziaria, ma persiste la sospensione nell’erogazione del trattamento e si accentua il disagio dei lavoratori e delle loro famiglie”.