Caccia ai cinghiali, il fronte della protesta si sposta anche in Molise. La querelle è già in atto in Abruzzo, dove il braccio di ferro tra ambientalisti e cacciatori ha visto scendere in campo pure agricoltori e sindaci. La questione ruota tutta attorno ai cinghiali. A condire questa battaglia pure un’aggressione che questi animali hanno compiuto nei confronti di un 86enne.

Il ‘fronte di lotta’ abruzzese si sposta pure in Molise, dove i danni provocati dagli animali selvatici agli agricoltori arriverebbero quasi al milione di euro.

Tommaso Giagnacovo e Saverio Viola, presidente e direttore di Coldiretti Molise, esprimo viva soddisfazione sulle iniziative che stanno cominciando a prendere corpo nel Molise a proposito di danni da fauna selvatica, con particolare riguardo alla emergenza cinghiali, messa in cantiere dalla Regione Molise ed in primo luogo dal consigliere con delega in materia, Cristiano Di Pietro.

Danni non solo alle colture (in intere aree della regione è ormai praticamente impossibile portare a conclusione cicli produttivi) ma anche alle persone. La Regione ha già da qualche settimana chiesto lo stato di calamità naturale, ed ha invocato l’adozione di misure derogative alle norme ordinarie, tendenti a raggiungere efficacemente e immediatamente il risultato di calmierare la presenza di questa specie animale nella nostra regione.

Accanto a tutto questo c’è la proposta delle associazioni dei cacciatori di ampliare la stagione dedicata agli ungulati. Eppure, a giudicare dalle polemiche in corso, la battagli è appena all’inizio.

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