Il comitato “Per i beni comuni” di Colletorto vince la propria battaglia contro il ripetitore H3G ubicato in pieno centro cittadino. E la sentenza del Tar Molise crea un importante precedente nella lotta all’inquinamento elettromagnetico derivante dalle stazioni di telefonia mobile. La vicenda trae origine dall’autorizzazione concessa nel 2012 dall’allora amministrazione comunale alla società Ericsson per l’installazione di un ponte radio per la diffusione del segnale dell’operatore H3G. Il comitato civico, che vedeva la propria nascita proprio a fronte di tale decisione, lamentava la pericolosità della struttura collocata in centro abitato nelle adiacenze di un centro per anziani e di una scuola. Dopo il rifiuto del Comune di rivedere la propria autorizzazione il comitato si è rivolto al Tar affidando l’incarico agli avvocati Vincenzo Iacovino e Vincenzo Fiorini.
Il Tribunale amministrativo, accogliendo il ricorso, ha evidenziato importanti principi che potranno essere fatti valere anche in relazione a tanti impianti presenti nei centri abitati. In particolare, il Tar dopo aver riconosciuto la piena legittimazione ad agire in giudizio del comitato cittadino ha evidenziato che in base ai contenuti della legge regionale n.20/2006, non avendo la Regione Molise pianificato i siti per la localizzazione degli impianti radioelettrici, il Comune deve attenersi a precise direttive nel rilascio delle concessioni.
Per questo motivo è stata evidenziata sia la mancanza di un motivato parere sanitario che escludesse ogni possibilità di dabbi alla salute dei residenti della zona sia la mancanza di idonee prescrizioni in considerazione della localizzazione dell’impianto in una “zona ad installazione condizionata” (centri storici, zone sottoposte a vincoli).
“Esprimiamo grande soddisfazione – ha detto il presidente del comitato Daniele Simone – per il risultato ottenuto dopo una lunga battaglia volta alla tutela della salute di tutti i cittadini”.