Un’accorata missiva rivolta ai ministri dell’Ambiente, della Cultura e delle Politiche Agricole. È quella indrizzata dal consigliere regionale Michele Petraroia e legata all’installazione di pale eoliche al confine con il Molise nei pressi dell’area di Altilia con su quell’area l’insistenza di diversi tratturi.

“In questa parte marginale, interna e oggettivamente svantaggiata dell’Italia, stanno moltiplicandosi a dismisura, i rischi ambientali che non risparmiano nemmeno i Tratturi”, scrive Petraroia “messi a rischio da numerosi progetti di installazioni eoliche che complessivamente si avvicinano a 150 pale alte dai 100 ai 150 metri con uno stravolgimento paesaggistico e un attraversamento di cavidotti, viabilità d’accesso e scavi per decine di metri di profondità che arrecano innumerevoli devastazioni al territorio e all’ambiente. Le popolazioni locali, alle prese con la peggiore crisi economica dal 1929, vivono in una forte condizione  di disagio sociale. Sono consapevole che saranno spazzati via con un soffio di vento dai macro interessi che ruotano sulle energie rinnovabili in Italia che superano i 14 miliardi di euro annui trattenuti direttamente sulle bollette dell’Enel agli utenti. Auspico un sussulto ministeriale con la nomina di un Commissario ad Acta del MIBAC a cui demandare in via straordinaria l’individuazione di ogni strumento di salvaguardia della vasta area a confine tra Regione Campania e Regione Molise, oggetto di attenzione da parte delle società d’affari dell’eolico”.

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