Il consigliere regionale Michele Petraroia fa sentire con forza la sua voce sul caso Capoiaccio.
“Nonostante gli sforzi delle istituzioni locali, dei cittadini e delle associazioni – scrive in una nota – il Ministero dell’Ambiente non ha finanziato alcuna bonifica nel territorio di Cercemaggiore, località Capoiaccio, in cui sono state accertati sversamenti di rifiuti tossici negli ex-pozzi petroliferi con conseguente inquinamento delle acque, del suolo e del territorio. L’assenza di un registro regionale dei tumori impedisce alla comunità di accedere ad un dato scientifico sull’incidenza di malattie incurabili nelle zone prospicienti, ma il solo dubbio che parte dei decessi per patologie tumorali possano aver avuto origine dagli sversamenti di sostanze tossiche in quei pozzi obbliga la Pubblica Amministrazione ad intervenire con maggiore efficacia sia nell’azione di bonifica che ancora non si avvia e sia in investimenti sulla prevenzione con controlli più accurati del territorio ad opera del Corpo Forestale dello Stato, del Noe e/o del Nas, dall’Arca, dell’Asrem e degli altri enti preposti alla vigilanza in materia di ambiente e salute. Merita di essere segnalata positivamente la disponibilità della Regione Molise a finanziare con 40mila euro un intervento di recinzione dell’area interessata e ci si augura che tale iniziativa venga conclusa al più presto, ma è evidente che servirebbe un finanziamento nazionale per bonificare e mettere in sicurezza quel territorio a tutela e salvaguardia della salute della popolazione locale”.