Periodo ancora di forte tensione sul fronte dei postali con il segretario regionale della Cisl Poste Antonio D’Alessandro che rimarca come «la situazione non tornerà alla normalità fino a quando il Governo e il Management non daranno le opportune risposte ai lavoratori, ai cittadini, ai pensionati. Questo Governo e questo management devono spiegare agli italiani, relativamente alla privatizzazione, che la dismissione della prima tranche di azioni ha già significato una perdita di 157 milioni per le casse dello Stato nel 2015 rispetto a quanto incassato nell’anno precedente. Ciò comporta che, a condizioni date, nel brevissimo periodo l’operazione di dismissione delle quote azionarie avrà una connotazione totalmente negativa per il bilancio dello Stato, con conseguente aumento della pressione fiscale».
Così dal 24 ottobre è iniziato lo sciopero delle prestazioni straordinarie e/o aggiuntive all’orario d’obbligo, in ogni modo denominate e pretese, per tutto il personale di Poste Italiane con il 4 novembre sciopero dell’intera giornata per tutta la categoria.