Una famiglia romena è stata sfrattata dall’abitazione dello Iacp in via Asia 10 che occupava dallo scorso autunno ed è costretta da una settimana a vivere in condizioni che precarie è dire poco, all’interno della propria auto. È la storia di due 50enni e un giovane, con la signora che è malata di tumore al seno. A denunciare il caso è la figlia Michela, sposata a Termoli. Lo sfratto venne disposto per garantire l’assegnazione dell’alloggio a un’altra famiglia assegnataria, dei rom, che però dopo aver visionata pare l’abbiano lasciata libera. Venuti a sapere di questa evoluzione, i romeni hanno sperato di rientrare in quella che era stata per quattro mesi la loro casa, ma dallo Iacp hanno fatto sapere che occorreva un’autorizzazione, un nulla osta da parte dell’amministrazione comunale. Da una settimana, la donna malata di cancro si reca puntualmente in comune, ma pare che non riesca a incontrare il sindaco Di Brino, nonostante si faccia annunciare. Un caso limite, che potrebbe risolversi anche temporaneamente, con questo provvedimento ponte. Purtroppo, il marito non riesce a trovare lavoro e la loro condizione economica è alquanto precaria, tale da non potersi permettere di prendere una casa in affitto. A Michela è venuto in mente di lanciare un appello con il supporto della stampa, affinché le autorità possano comprendere la delicatezza della fattispecie e muoversi per cercare di alleviare una condizione che non sbaglieremmo a definire disperata. Purtroppo non l’unica, certo, l’emergenza abitativa con la crisi è in piena esplosione. Tanto più che la signora ha bisogno di cure continue e nell’arco dell’ultima settimana è già stata portata due volte in ospedale.

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