Gli eventi giubilari dell’arcidiocesi di Campobasso–Bojano si concluderanno con il Giubileo dei carcerati nella casa Circondariale di Campobasso.
In sintonia con il Giubileo dei Carcerati che si svolgerà in san Pietro a Roma, il vescovo di Campobasso, GianCarlo Bregantini ha posto l’attenzione alla realtà sociale delle carceri nello stesso giorno in cui si celebra il santo patrono dei carcerati, san Leonardo.
Sabato 5 e domenica 6 novembre 2016 con un programma articolato attraverso riflessioni e Celebrazioni Eucaristiche, il giubileo dei carcerati vedrà la partecipazione di 100 ristretti della III sezione nel pomeriggio di sabato 5 insieme al personale, ai volontari ai cappellani, alla Polizia Penitenziaria. «Sarà l’occasione per dire grazie – ha detto con slancio il vescovo Bregantini – sarà il grazie a tutti i volontari e ai diversi cappellani che si sono adoperati con zelo e passione». Un segno ma anche una testimonianza di speranza dentro il silenzioso cammino di reinserimento, la costante di vicinanza alla realtà sociale delle carceri come sfida del reinserimento sociale. «E questo è il reinserimento, il cammino che tutti dobbiamo fare!» Esortazione di forte slancio che papa Francesco ha lasciato in eredità il 5 luglio in Molise, durante l’incontro con detenuti e il personale della Casa circondariale di Isernia. «E per questo – ha ricordato papa Francesco – c’è bisogno di un percorso, di un cammino, sia all’esterno, nel carcere, nella società, sia al proprio interno, nella coscienza e nel cuore. Fare il cammino di reinserimento, che tutti dobbiamo fare. Tutti. Tutti facciamo sbagli nella vita. E tutti dobbiamo chiedere perdono di questi sbagli e fare un cammino di reinserimento, per non farne più. Alcuni fanno questa strada a casa propria, nel proprio mestiere; altri, come voi, in una casa circondariale. Ma tutti, tutti… Chi dice che non ha bisogno di fare un cammino di reinserimento è un bugiardo! Tutti sbagliamo nella vita e anche, tutti, siamo peccatori. E quando andiamo a chiedere perdono al Signore dei nostri peccati, dei nostri sbagli, Lui ci perdona sempre, non si stanca mai di perdonare. Ci dice: “Torna indietro da questa strada, perché non ti farà bene andare su questa”. E ci aiuta. E questo è il reinserimento, il cammino che tutti dobbiamo fare».