Gentilissima redazione di Primo Piano Molise,
qualche settimana fa mi sono dovuto recare varie volte in ospedale a Isernia per un problema di salute. Ho visto tanti lavori in corso e, se posso essere sincero, anche un po’ di confusione. Qualche giorno dopo ho visto sul vostro giornale le foto dei tubi e dei cavi lasciati scoperti nella nuova ala dell’ospedale Veneziale. Vi assicuro che fa un po’ paura andarci perché sembra veramente un cantiere, uno entra per fare una terapia e pensa che quei fili appesi possono essere pericolosi. Insomma, non ci si sente tranquilli. Ma se i lavori servono per garantire migliore assistenza agli utenti, allora ben vengano. Sicuramente i soldi impiegati per tutti quegli interventi sono tanti. Per questo sono rimasto molto sorpreso nel leggere che il Veneziale sarà chiuso perché rimetterlo a posto sarebbe troppo costoso. Sarà costruito un ospedale nuovo. Ma allora tutte le centinaia di migliaia di euro che sicuramente sono state spese finora che fine faranno? Sono una spesa inutile. Avete scritto che il piano sanitario che stanno studiando in Regione vuole rimettere i conti a posto. Ma come pensano di farlo? Proprio non riesco a capacitarmi. Spendere decine, centinaia di migliaia di euro per una struttura che – lo avete scritto – prima o poi dovrà chiudere mi sembra davvero un paradosso, soprattutto quando si moltiplicano le famiglie che non arrivano a fine mese e le ditte che si avviano a chiusura certa non si contano più. Non mi vorrei sbagliare, ma questa storia dell’ospedale a metà strada tra Venafro e Isernia mi sembra di averla già sentita, seppur come mera ipotesi, un po’ di tempo fa. Ciò vuol dire che in questo lasso di tempo chi ha previsto e stanziato fondi per i vari lavori che si sono susseguiti, lo ha fatto ben conscio che si trattava di interventi tampone e che, probabilmente, con una programmazione più seria e oculata si sarebbero potuti limitare davvero al minimo indispensabile. Concludo affermando che – sempre rifacendomi a quanto avete scritto – spendere altri 17 milioni di euro (circa 34 miliardi delle vecchie lire) per “garantire i livelli minimi di sicurezza al Veneziale” in attesa della costruzione della nuova struttura non è follia. È di più! Spero che qualcuno possa davvero porre rimedio onde evitare ulteriore e inutile sperpero di risorse pubbliche. Tra quei soldi ci sono anche i miei contributi e quelli di chi come me paga puntualmente le tasse con onestà e devozione allo Stato.