“No al referendum sulla riforma costituzionale per garantire libertà e partecipazione” è stato il tema del convegno promosso dal Movimento Cristiano Lavoratori di Abruzzo e Molise il 31 ottobre presso la sala convegni della Curia di Pescara.

Esperti del settore e dirigenti del Movimento, coordinati dal Presidente Regionale Marco Boleo, hanno illustrato le ragioni della contrarietà alla riforma costituzionale oggetto del referendum del prossimo 4 dicembre, antitetica ai principi del Magistero sociale della Chiesa a cui si ispira Mcl. Presente all’incontro anche il Vice Presidente Nazionale del Movimento, Tonino Di Matteo, che in un appassionato intervento, ha chiarito le posizioni emerse nel Comitato esecutivo nazionale Mcl, che all’unanimità, ha condiviso la posizione del «no» al referendum costituzionale espressa dal presidente Carlo Costalli.

Nei mesi scorsi, anche su sollecitazioni di alcuni rappresentanti del territorio, si è avviata una profonda riflessione interna che ha portato il Mcl a mobilitarsi per votare ‘no’ alla riforma che limita gli spazi di partecipazione, svilisce e ridimensiona il ruolo delle organizzazioni sociali e genera nuove conflittualità.

Durante il convegno, a cui hanno partecipato numerosi iscritti e simpatizzanti di tutte le Unioni territoriali della Regione, è stata avviata anche una valutazione dei cambiamenti che avverranno in sede locale, qualora la riforma dovesse essere approvata: per le Regioni Abruzzo e Molise, infatti, le cose non miglioreranno affatto.

Una nuova deriva centralista che non aiuterà gli amministratori locali ad affrontare le problematiche di aree molto particolari, soprattutto quelle interne, che necessitano di interventi mirati e studiati per il territorio, mentre necessita che il potere decisionale sia quanto più possibile vicino al cittadino, con la valorizzazione degli Enti locali.

Ora l’attenzione è per il prossimo 12 novembre a Roma, da tutti i centri più rappresentativi di Abruzzo Molise (Pescara, Avezzano, l’Aquila, Chieti, Teramo, Campobasso e Isernia) partiranno diversi pullman diretti a Roma per dire ‘No’ a questa riforma costituzionale e alla pericolosa deriva centralista che annulla i corpi intermedi e allontana la partecipazione del popolo dalle decisioni.

Il Comitato Famiglie per il No, nato dall’esperienza del Family Day e il Movimento cristiano lavoratori (Mcl), illustreranno le ragioni della loro contrarietà alla riforma costituzionale oggetto del referendum del prossimo 4 dicembre.

L’evento intende aggiungere una prospettiva più prettamente popolare e antropologico-culturale che smascheri non solo la nuova idea di gestione politica dello Stato che si cela dietro la propaganda a favore della riforma, ma anche le nuove concezioni di persona, società, libertà, sussidiarietà e soprattutto bene comune che vi sono implicate, e che prospettano l’apposizione di enormi tare sulle garanzie costituzionali e sullo stesso funzionamento della democrazia italiana, cancellando con un colpo di spugna l’essenziale principio di rappresentanza popolare.

Con un parlamento mono-camerale e controllato da un solo partito il governo avrà, infatti, il potere assoluto di smantellare ogni legge basata sul diritto naturale, senza dover tenere conto del necessario confronto tra le forze politiche e sociali.

All’incontro parteciperanno migliaia di delegati provenienti dai comitati locali di tutta Italia.

 

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