«La lentezza burocratica, i nostri appelli andati a vuoto e il dubbio che una commissione regionale antimafia pubblica comporti nomine ed esborsi economici per la sua costituzione a livello politico, ci portano ad agire concretamente ed immediatamente per l’istituzione di un Osservatorio Regionale Antimafia nel Molise, che sarebbe il terzo in Italia dopo Emilia Romagna (cui abbiamo partecipato dando il nostro contributo) e Lombardia».

Lo afferma con forza Vincenzo Musacchio, direttore scientifico della scuola di legalità ‘don Peppe Diana’.

«Siamo convinti dell’importanza di un simile accorgimento – spiega – perché, riteniamo, confortati dai dati del Procuratore Nazionale Antimafia, che in Molise vi siano concreti segnali di infiltrazioni mafiose e camorriste che non vanno assolutamente sottovalutati. La cultura della legalità e la prevenzione del crimine sono un seme che va piantato quanto prima possibile perché dia i suoi frutti. Pertanto, abbiamo deciso di costituire, entro e non oltre la fine dell’anno, l’Osservatorio Regionale Antimafia del Molise e che la sede sia simbolicamente prevista nelle zone più a rischio del Molise quali il Basso Molise, Campobasso e la zona dell’isernino».

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