Il consigliere regionale Petraroia interviene sulla questione migranti e lo fa dopo la nota indirizzata dal prefetto di Isernia all’Ordine dei Medici sui rischi connessi alle patologie sanitarie dei migranti e sulle difficoltà operative ad assicurare la profilassi, la presa in carico nel servizio sanitario regionale e la salvaguardia della salute dei profughi, dei rifugiati, degli operatori e delle comunità locali.

«In attesa che il Commissario ad Acta risponda all’interpellanza urgente del 12 ottobre su queste delicatissime materie su cui l’Ordine dei Medici di Campobasso aveva espresso perplessità e timori, è opportuno che il Ministero dell’Interno insieme alla Regione Molise chiarisca i numeri complessivi dell’accoglienza umanitaria in strutture emergenziali distinti per comuni e per province al fine di acquisire un quadro di conoscenza sistemica finalizzato ad accertare la qualità e il funzionamento dei centri di accoglienza», afferma.

«È indispensabile chiarire – aggiunge – se le strutture di accoglienza sono conformi ai regolamenti Sprar, se ci sono operatori qualificati abilitati professionalmente, e più in generale se chi gestisce i flussi migratori straordinari risponde ai requisiti e presupposti stabiliti dai protocolli del Ministero dell’Interno. Il Presidente dell’Anci Molise non va lasciato solo nella giusta mobilitazione in difesa dei comuni che hanno risposto al bando Sprar per rifugiati e richiedenti asilo che non possono affrettatamente essere destinatari anche di flussi emergenziali onde evitare che in comunità troppo piccole si giunga al risultato opposto a quello fissato dell’inclusione e della auspicabile integrazione».

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