Un lettera che è uno sfogo amaro quella che i lavoratori dei Centri per l’Impiego hanno rivolto al presidente della Provincia di Campobasso Battista e ai dirigenti dell’ente di palazzo Magno. Nessuno si è presentato al tavolo per le trattative e i lavoratori si sono ritrovati senza nemmeno la possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali.

“Volevamo farvi gli auguri di Natale (a Battista e ai dirigenti della Provincia, ndr) e soprattutto ringraziarvi per aver fatto si che anche il nostro natale fosse sereno come il vostro.

Un sincero grazie per il grande “pacco” di Natale che quest’anno ci avete donato dove non c’è stato posto per i regali promessi ai nostri figli, un sogno da realizzare in Molise, un contributo da dare alla società ed ai tanti utenti che ogni giorno si recano presso i Centri per l’Impiego alla ricerca di un lavoro ma solo l’umiliazione subita per aver creduto alle vostre parole.

Il ministro Poletti sulla fuga dei cervelli all’estero ha sentenziato “Conosco gente che è bene sia andata via, questo Paese non soffrirà a non averli tra i piedi”. Ecco l’atteggiamento avuto dalla classe dirigenziale e dallo stesso Presidente della Provincia di Campobasso nei fatti o meglio nei non fatti ha espresso lo stesso concetto del ministro del lavoro.

Abbiamo peccato di ingenuità pensando che il nostro coraggio e le nostre competenze venissero viste come un valore aggiunto. Coraggio e competenze, non raccomandazioni e furbizia.

Ci siamo fidati delle parole di un presidente che ci aveva assicurato che la transazione sarebbe stata firmata e della competenza di dirigenti che, percependo stipendi tabellari a cinque zeri ed amministrando un ente pubblico, dimenticano di avere il dovere di trovare soluzioni ai problemi e non il contrario.

Tutto questo nella luce del Natale mette davanti una contraddizione agghiacciante: quella tra chi in provincia con pance gonfie e le tasche piene di denaro non ha voluto adottare nessun provvedimento per sanare la situazione dei 25 lavoratori e chi non ha percepito retribuzione da otto mesi pur lavorando ed ha perso anche la possibilità di accedere alla NASPI!!

Ed allora caro presidente Battista e cari dirigenti, che tra mille proclami, mille promesse avete deciso di non dar vita a nessun intervento per sanare la situazione di noi 25 lavoratori che paradossalmente potremmo essere i vostri figli, i nostri auguri sono che nessuno mai debba essere costretto a vivere gli stessi momenti che ci avete regalato durante le feste di questo Santo Natale”.

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