Ha meno di 24 ore di vita lavorativa effettiva ma ha già sollevato feroci polemiche. Di nuovo. Si tratta dell’autovelox di Macchia d’Isernia, attivato ufficialmente ieri pomeriggio e già al centro di una nuova battaglia.

Le associazioni di automobilisti che avevano inondato il Comune di Macchia di una serie di ricorsi hanno deciso di muoversi di nuovo. Numerose le contestazioni.

La Fiadel, il comitato Protrignina, l’Assotir, l’associazione Caponnetto e il Pcl hanno chiesto l’intervento del ministero dell’Interno. «L’autovelox – ribadiscono – non è conforme all’autorizzazione rilasciata dall’Anas CCB-0020719-P del 19 novembre del 2012, poiché essa prescriveva la sua installazione sul lato sinistro della strada direzione Venafro mentre il Comune lo ha installato sull’opposto lato destro, in palese violazione della prescrizione, come del resto accertato dall’autorità giudicante in modo reiterato». Contestata anche la distanza del segnale stradale del limite di velocità che per comitati e associazioni sarebbe inferiore ai mille metri.

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