“Nel pomeriggio di ieri abbiamo avuto notizia della proroga ai contratti dei precari nella PA, inserita nel Milleproroghe. Un segnale, questo, con il quale il Governo dimostra chiaramente di voler rispettare i contenuti dell’accordo firmato con Uil, Cgil, Cisl il 30 novembre scorso”: spiega la segretaria generale della Uil Molise, Tecla Boccardo.
Eppure in Molise è un traguardo amaro: “Se al livello nazionale giungono notizie confortanti per migliaia di lavoratori, in Molise si continua a fare l’esatto opposto. E per restare in tema di rinnovo di contratti, il caso dei lavoratori dei Centri per l’Impiego rimane l’emblema della gestione molisana in materia di precari della amministrazione pubblica. Difatti solo per i lavoratori molisani ancora non si utilizzano le opportunità e le deroghe adottate dal Governo nazionale, continuando in una direzione ostruzionistica, di chiusura e sicuramente non vicina alle legittime istanze di chi ha lavorato, anche gratuitamente, per una Pubblica Amministrazione.
L’amara conclusione – dice ancora Boccardo – è che se in Italia si lavora per non lasciare a casa i precari, in attesa di manovre di sistema che puntino a graduali stabilizzazioni, in Molise si sceglie la strada più semplice: sfruttare i precari per poi mandarli a casa”.