«La green economy sarà la frontiera su cui rilanciare la nostra economia» questo è stato l’approccio propositivo del neo-premier Paolo Gentiloni (ex-ambientalista militante) tre settimane fa alla Camera. La parola “ambiente” sarà il nodo capace di incrociare in modo determinante le altre tre (indiscutibili) priorità per il Paese individuate dal Presidente del Consiglio «lavoro, sud e giovani».
A rimarcare l’importanza oggettiva che l’economia verde riveste già oggi in Italia è il responsabile Ambiente del PD Molise Antonio Tomassone «Nel 2016, come emerge dal rapporto GreenItaly di Fondazione Symbola e Unioncamere, la green economy produce 249 mila nuovi posti di lavoro tra assunzioni programmate di green jobs e di figure con competenze green, pari al 44,5% della domanda di lavoratori non stagionali, quota che sale fino al 66% nel settore ricerca e sviluppo. Un numero che si aggiunge ai 3 milioni di green jobs italiani. Il cui contributo al prodotto lordo del Paese viene stimato per il 2015 a 190,5 miliardi di euro, pari al 13% del totale complessivo. Ma dato che con la fine dell’anno arriva per tutti il momento dei bilanci, è utile osservare che il 2016 ha visto il Molise prendere importanti decisioni circa le politiche cosiddette green, che si concretizzeranno già a partire dai primi mesi del 2017. Infatti la giunta regionale ha varato il Pear (Piano energetico e ambientale regionale), ha adottato numerose misure riguardanti l’efficentamento energetico, soprattutto per i Comuni e in agricoltura, e a partire dal primo semestre partirà su tutto il territorio regionale il progetto di raccolta differenziata porta a porta fortemente spinto dal vice-presidente Facciolla, in attuazione del Piano dei Rifiuti. Non da ultimo, va ricordato nel 2016 il grande tassello che porterà all’ufficiale Istituzione del Parco Nazionale del Matese nel 2017, una tutela di un territorio che va nella giusta direzione, vedi anche la nascita del bollino di qualità della stessa acqua matesina».