Sulla vicenda dell’Egam c’è da registrare la presa di posizione dell’assessore regionale Nagni.

«Come noto – si legge in una nota – il Tribunale Amministravo Regionale ha accolto il ricorso presentato da alcuni Comuni che si erano opposti all’adesione all’Egam, annullando degli atti fondamentali che, di fatto, cancellano quanto era stato costruito in un anno e mezzo di lavoro. Bisogna puntualizzare, tuttavia, che nessun appunto è stato sollevato nei confronti dell’impianto complessivo dell’Egam, e che l’unico motivo di accoglimento del ricorso si basa sul conflitto di competenza tra Giunta e Consiglio regionale. Ovviamente rispettiamo la sentenza, anche se per noi esultare rispetto ad un dispositivo che blocca, temporaneamente,  un processo normativo che guarda alla tutela delle risorse idriche, al risparmio ed al protagonismo diretto dei Comuni, nonché  allo sviluppo e alla crescita del nostro territorio, non è poi troppo ragionevole. Tanto premesso, la Regione si è già attivata presso il Ministero e l’AEEGSI per chiedere di concordare il riavvio del percorso per arrivare a ricostituire il consorzio dei comuni per arrivare alla gestione condivisa e responsabile della principale risorsa regionale al servizio dei cittadini. Leggere frasi del tipo “l’acqua pubblica è salva” è sinonimo di quanto irrisoria sia la conoscenza della materia e dell’argomento in questione. Se si continua sulla strada dell’interpretazione politica e non sostanziale degli eventi, attraverso piccole strumentalizzazioni, non si va da nessuna parte. Ancora una volta, a beneficio di quanti non comprendono questa azione, bisogna precisare che nella “dimensione Egam” la Regione resta esterna e  non ha alcun ruolo, considerato che ogni aspetto gestionale, di indirizzo e governo è nelle mani dei Comuni, tutti coinvolti e alla pari considerati. Come detto, Enti superiori permettendo, riprenderemo fin da subito il percorso di nascita del soggetto gestore unico delle risorse idriche, non tirandoci indietro dal confronto con quanti la vedono in maniera diversa, ma che hanno una idea alternativa, reale, percorribile e scevra da populismi o partitismi. E lo faremo confortati dal 85% delle adesioni incassate da parte delle Amministrazioni che avevano sposato questo progetto e che hanno capito la necessità di proseguire in questa direzione».

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