La comunità cristiana conferma tutto il suo affetto per l’Università Cattolica, la Giornata universitaria, infatti, è stata celebrata in tutte le parrocchie della regione.
L’evento rientra nella “Giornate nazionali” indicate dalla Conferenza episcopale italiana, «ma per noi non è un obbligo – commenta padre Pierangelo Casella, parroco della Mater Ecclesiae di Campobasso – Per noi è un piacere, dedicare questa domenica alla Cattolica. La comunità cristiana è vicina a questa istituzione che sente propria. Il tema di quest’anno è particolarmente significativo perché offre un orizzonte di speranza ai giovani. Abbiamo la fortuna di avere una sede qui in Molise e il minimo che possiamo fare è manifestare il nostro sostegno a questa bellissima realtà».
Padre Pierangelo si è laureato alla Cattolica di Milano e sente ancora più forte il senso di appetenza, ma tutte la parrocchie oggi dedicato preghiere e messaggi di affetto all’Ateneo dei cattolici Italiani.
I volontari dell’associazione “Amici” hanno animato le celebrazioni e allestito banchetti informativi dentro e fuori le chiese. L’Università del Sacro Cuore caratterizza il suo servizio alla chiesa e al Paese nell’essere luogo di formazione e di preparazione professionale e, allo stesso tempo, esperienza educativa per migliaia di giovani. Senza dimenticare i qualificati Centri di cura e formazione, come la Fondazione “Giovanni Paolo II”, che offrono assistenza sanitaria d’eccellenza collegata all’attività scientifica.
Fu Armida Barelli, tra i fondatori dell’Ateneo cattolico, ad avere l’idea di dare vita a una Giornata in cui l’intera comunità cattolica italiana si mobilitasse per l’Università Cattolica, considerata un patrimonio della stessa chiesa italiana. Ottenne il via libera dall’allora papa Pio XI, al secolo Achille Ratti, che come arcivescovo di Milano aveva benedetto la nascita dell’ateneo nel 1919.
In questo giorno di festa non poteva mancare un riferimento proprio alla ricerca clinica, l’unica concreta possibilità di sconfiggere patologie oggi incurabili e tutti possiamo offrire il nostro contributo per sostenere la ricerca in Molise, donando in 5 per mille alla Fondazione “Giovanni Paolo II”.
Con circa 100mila ricoveri, circa 5 milioni di prestazioni ambulatoriali, 1.000 pubblicazioni scientifiche e 100 progetti di ricerca, la Cattolica si conferma un presidio d’eccellenza di rilievo internazionale. Con la tua dichiarazione dei redditi – informano dal centro -, quest’anno, puoi destinare una quota del 5 per mille dell’Irpef alla Fondazione di ricerca e cura “Giovanni Paolo II”. Un contributo prezioso e di fondamentale importanza, che non implica nessun costo da parte tua, ma grazie al quale potrai sostenere la ricerca scientifica nella tua regione.
Trascrivi il codice fiscale Fondazione di ricerca e cura “Giovanni Paolo II” di Campobasso: 92062190704. Ti ricordiamo che il 5 per mille non è in alcun modo alternativo all’8 per mille destinato alla chiesa cattolica, per cui puoi benissimo optare sia per l’una che per l’altra soluzione.