Una bella buccia di banana quella su cui è caduto l’onorevole Enzo Flego, candidato al Consiglio comunale di Verona (sindaco Tosi). Per farsi eleggere, la “camicia verde” ha incollato su duemila pacchi di spaghetti da mezzo chilo un adesivo elettorale con su scritto “Vota Flego”, affermando che “la pasta è rigorosamente prodotta al Nord”. E invece? E invece i cartoni di pasta sono arrivati da due stabilimenti di Campobasso della Indalco Spa, azienda che fa capo a Carlo Scasserra, padre dell’attuale assessore regionale alle Attività produttive Michele. In realtà gli spaghetti regalati ai padani sono una sottomarca della Colavita, marchio di punta della società molisana, e si chiamano Millespighe.
E, mentre gli avversari politici gridano al “voto di scambio” e urlano “Lega magnona”, Carlo Scasserra chiarisce la sua posizione. “Non posso impedire che si acquistino duemila pacchi della nostra pasta. I pacchi non escono etichettati dalla fabbrica, è stato il politico ad aver messo l’adesivo con il simbolo della Lega. Non siamo estimatori della Lega e non ci fa piacere che il nostro prodotto sia accostato ad un partito, qualunque esso sia, ma legalmente, non crediamo di poterlo impedire”.