Una differenza in busta paga rispetto al trattamento delle altre forze dell’ordine cha va dai 300 euro sino ai 700. Addirittura 1000 euro per le cariche specialistiche. Eppure i Vigili del Fuoco sono tra i primi ad intervenire nelle situazioni più critiche e pericolose: incidenti stradali, calamità naturali, ricerca di dispersi. Non chiedono privilegi, ma solo «pari dignità tra Vigili del fuoco e Polizia di Stato», due Corpi che appartengono allo stesso Ministero. Ieri gli uomini del 115 sono scesi in piazza per rivendicare questo diritto. Anche il Conapo di Campobasso – sindacato autonomo dei Vigili del fuoco – ha risposto alla mobilitazione nazionale con un sit-in di protesta davanti alla prefettura in vista dell’approvazione – prevista per oggi – da parte del Consiglio dei ministri del decreto di riforma del Corpo. «Lo stanziamento di 103 milioni di euro per le retribuzioni e la riforma delle carriere – ha detto Francesco Palladino, segretario provinciale del Conapo – non è sufficiente. Con queste risorse non si riuscirà ad equiparare i nostri stipendi con quelli della Polizia di Stato. Un’ingiustizia perseverata da anni – lo sfogo – a danno di tutte le famiglie dei Vigili del Fuoco. Uomini chiamati ogni giorno a dare la vita per fare soccorso e garantire la sicurezza dei cittadini, ma sempre dimenticati dai politici di turno che ancora si ostinano a non farsi carico di questa insostenibile sperequazione sanandola definitivamente con risorse aggiuntive». Per il Conpo le proposte di riforma emerse dall’incontro tra il governo, l’amministrazione e le rappresentanze sindacali dello scorso 15 maggio sono «inaccettabili».
«Proposte che ancora una volta non riconoscono il rischio vita dei vigili del fuoco, riservando loro un trattamento paragonabili a qualsiasi altro lavoratore della pubblica amministrazione seduto dietro una scrivania». Per questo il segretario generale Antonio Brizzi ha iniziato dal 15 maggio uno sciopero della fame. Secondo il sindacato il governo per garantire parità di trattamento dovrebbe mettere sul patto risorse aggiuntive, pari ad almeno 50 milioni di euro, o quanto meno destinare i soldi solo al personale operativo. Al termine del sit-in la delegazione del Conapo ha consegnato al prefetto Maria Guia Federico un documento con tutte le richieste da inviare al governo centrale.