Sono trascorsi ormai quasi quattro anni da quando la giunta regionale partecipò al progetto del ministero dello Sviluppo economico ‘Pronto consumatore: chiama e sarai tutelato’.
Si tratta dell’attivazione di un numero verde gratuito a cui gli utenti del mercato possono rivolgersi per le più varie consulenze: dalle frodi alimentari ai consigli sulle bollette di telefono, luce e gas.
Un cofinanziamento, che ha visto assegnare al Molise 135mila euro (20mila della Regione), mai arrivato alle associazioni che si sono consorziate per realizzare l’iniziativa: Adoc, Adiconsum, Adusbef, Assoutenti, Assoconsum, Confconsumatori, Movimento dei consumatori, Codacons, Federconsumatori e Unione nazionale dei consumatori.
Mantenere un call center ha i suoi costi, quindi dopo aver provato a farlo in attesa dei fondi che, trasferiti da Roma pare nel 2014 sono bloccati a Palazzo Vitale per problemi e ristrettezze di bilancio, ma poi hanno rinunciato.
Il che, hanno detto i rappresentanti delle associazioni nella conferenza stampa di ieri mattina in Municipio a Campobasso, rende i consumatori molisani meno tutelati di quelli che vivono in altre regioni, dove il servizio esiste. Per risolvere la questione, le associazioni avevano dato la disponibilità a rinunciare alla quota di cofinanziamento regionale, ma nemmeno in questo modo c’è stato finora nulla da fare.
«Il Molise rischia di essere l’unica regione in cui il progetto non parte nonostante sia stato finanziato con fondi che il Ministero destina alle associazioni dei consumatori che operano senza scopo di lucro.Idea Arredo Parliamo di fondi vincolati: sono i proventi delle sanzioni comminate dall’Antitrust. In tutta Italia funziona così», hanno dichiarato Nicola Criscuoli (Adoc), Monia Felice (Adiconsum) e Sonia Giacchetta (Confconsumatori) dopo che il coordinatore del progetto Lorenzo Cerio ha denunciato il ritardo inspiegabile nell’erogazione delle risorse. Ha aggiunto Filippo Poleggi del Movimento Consumatori: «Queste associazioni fanno anche formazione, informazione e prevenzione». Senza contare che altrove, oltre a utilizzare i proventi delle multe dell’Antitrust, le Regioni sostengono anche con fondi propri le iniziative a tutela dei consumatori.
Mentre in Molise, hanno concluso i promotori, si rischia che il ministero dello Sviluppo revochi il finanziamento stanziato e che non vengano finanziati altri progetti.