Dopo l’inferno di fuoco, il basso Molise soprattutto è stato spazzato da forti raffiche di vento. Piogge violente e grandinate hanno completato il quadro che per l’agricoltura è già molto difficile. A causa della siccità la Coldiretti ha stimato già 50 milioni di perdite. La Regione, su questo fronte, sta lavorando alla richiesta di riconoscimento dell’emergenza e ha chiesto perciò a Comuni e associazioni di categoria di segnalare i problemi che si stanno registrando. Ieri alla Conferenza delle Regioni l’incontro col ministro Galletti (per il Molise c’era il vicepresidente Facciolla) con cui è stato avviato il monitoraggio.
Numerosi, poi, i danni registrati nei centri della costa e delle aree interne immediatamente vicine dopo il maltempo di martedì. Compromesse le colture di numerose aziende del territorio. Palazzo Vitale in questo caso si sta attivando per l’accesso al Fondo di solidarietà nazionale in caso di eventi eccezionali o calamità.
Con l’obiettivo di attivare le azioni previste dal d.lgs. 102/2004 “Interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole”, infatti, l’assessorato all’Agricoltura invita le aziende agricole che hanno subito danni a produzioni, strutture e impianti produttivi, a segnalarli tramite le amministrazioni comunali territorialmente competenti.
Le segnalazioni dovranno essere trasmesse, dai Comuni e dalle associazioni di categoria, al Servizio Economia del territorio, Attività integrative, Infrastrutture rurali e Servizi alle imprese entro il 9 agosto 2017 in modo da consentire, in tempo utile, alle strutture regionali di procedere con le previste verifiche e gli adempimenti di competenza. «Chiediamo la massima collaborazione per avviare l’iter amministrativo finalizzato a garantire gli aiuti economici per sostenere il settore agricolo colpito da eventi atmosferici di particolare intensità. – ha sottolineato l’assessore alle Politiche agricole Vittorino Facciolla – La raccolta delle segnalazioni è un primo passaggio, importante per valutare l’entità dei danni subiti dalle aziende agricole».