Eletto al Consiglio regionale nel 1975, Giuseppe Lavalle ne fu otto anni dopo anche presidente. Nella sua lunga carriera politica fu anche assessore regionale.
Lavalle, 88 anni, si è spento ieri mattina. «Uomo, padre, politico e sindacalista. Aaveva fatto dell’impegno civile ragione primaria del suo operare sociale», ricorda commosso il presidente dell’associazione ex consiglieri Gaspero Di Lisa. Suo e dei soci il cordoglio che insieme esprimono alla famiglia. Una vita esemplare, prosegue Di Lisa, quella di “Peppino” Lavalle: «Nelle istituzioni e negli organismi collegiali e monocratici ha sempre cercato la composizione di contrapposti interessi, che turbavano la pacifica e solidale crescita sociale».
Alla famiglia «le più sentite condoglianze» del governatore Paolo Frattura: «Nell’abbraccio per Antonella, nostra dirigente regionale e commissario dell’Arpa Molise, e per tutta la sua famiglia, ci sono l’ammirazione e l’affetto profondi che il ricordo di Peppino Lavalle lascia dentro chi l’ha conosciuto. Una vita sempre tesa con convinzione e passione alla difesa delle persone più deboli. Al suo operato di sindacalista e amministratore, con una carriera politica contraddistinta da importanti affermazioni, guardiamo ancora oggi con piena ammirazione – dichiara Frattura nel suo messaggio di cordoglio – impegnandoci a fare bene come per tanti anni ha fatto lui che al Molise ha dato molto nel momento in cui la nostra Regione mostrava il valore della sua autonomia».
A Palazzo Moffa (oggi Palazzo D’Aimmo) per tre legislature, Lavalle fu anche sindacalista della Cisl. Le sue note biografiche in un ricordo della presidenza del Consiglio, che guidò dal 27 aprile 1983 al 3 novembre 1984. A 16 anni aderì alla Democrazia Cristiana. Negli anni ‘50, insieme con Girolamo La Penna ed Enrico Santoro, costituì la sede regionale della Cisl. Nel 1958 divenne segretario organizzativo del sindacato per la provincia di Campobasso e negli anni ‘70 assunse l’incarico di segretario regionale e membro del consiglio nazionale della Cisl. «In quegli anni – evidenziano da via IV Novembre – le sue doti di mediatore e di grande prudenza nel condurre le vertenze sindacali portarono alla risoluzione di delicate problematiche legate ai lavoratori dello Zuccherificio e dell’Agripol, poi Arena». Si candidò per la prima volta al Consiglio regionale nel 1975, risultando il primo dei non eletti(entrò poi nel 1976). Con oltre 6mila preferenze fu confermato nel 1980, ricoprendo i ruoli di assessore all’Istruzione, al Personale e alla Formazione professionale. Dal 1983 al 1984 fu presidente del Consiglio e fino al 1985 capogruppo dello Scudocrociato. Rieletto nel 1985, per l’intera legislatura fece parte della Giunta Nuvoli come assessore al Lavoro. Concluso il mandato elettorale fu presidente e poicommissario dell’Erim».
Il presidente dell’Assise Vincenzo Cotugno esprime le «più sentite condoglianze per la scomparsa di Giuseppe Lavalle. Uomo dalle grandi doti morali scelse il sindacato come ruolo di impegno civile. Alla famiglia di Lavalle giunga tutta la mia vicinanza per la perdita di un uomo che ha dedicato per decenni la sua vita all’attivismo sociale e politico per la crescita della nostra regione e per il miglioramento delle condizioni di lavoro della classe operaia».
I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio alle 17 nella Chiesa Mater Ecclesiae a Campobasso, dove il feretro arriverà dal Cardarelli.

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