Undici Regioni pronte a chiedere lo stato di calamità per la siccità. Temperature record, infernali. Le piogge che, come sempre più spesso accade, in maniera violenta si stanno abbattendo sul Nord Italia non arriveranno al Sud prima del fine settimana. E comunque non colmeranno la carenza idrica che si sta registrando.
Il Molise, ricco d’acqua e ‘generoso’, fa i conti con l’emergenza scegliendo l’uso oculato e il massimo risparmio. Dopo le linee guida di Molise Acque – che ha reso noto che le riserve sono al minimo – le amministrazioni hanno dettato le regole ai cittadini. Ma, soprattutto nel basso Molise, ci sono comuni in cui l’acqua è razionata, di notte viene interrotto il flusso idrico. Anche per questo fanno impressione le immagini realizzate dall’associazione Altrabenevento (ha un portale di informazione e una pagina Facebook). È l’acqua del nostro Biferno, che alimenta l’Acquedotto Campano e che «sfonda» una cabina a Madonna del Bagno, una località di Gioia Sannitica, e scorre perdendosi senza che nessuno intervenga per giorni.
È il 4 agosto. «Gli impianti, le valvole e la porta della cabina dell’acquedotto campano di località Madonna del Bagno nel Comune di Gioia Sannitica sono esplosi per cause che la Regione Campania non ha comunicato. Infatti la Protezione Civile Regionale si è limitata ad emettere questo laconico comunicato», denuncia Altrabenevento. Questa la nota della Protezione civile citata: «A causa della rottura di un grande adduttore idrico in corrispondenza del comune di Ruviano, a partire dalle prime ore di domani mattina molti comuni dell’hinterland di Napoli e del basso Casertano subiranno una interruzione dell’erogazione idrica».
La perdita, calcola sempre Altrabenevento, è di «quasi 2.500 litri al secondo di acqua proveniente dalle sorgenti del Biferno». L’associazione più volte aveva chiesto, da inizio luglio, l’intervento della Regione Campania e delle autorità di controllo per le gravi perdite proprio nella zona in cui si è verificato il guasto. «L’acqua di grandissima qualità che si perde per questa pessima gestione della Regione Campania, proviene dal Molise e alimenta anche Benevento e la valle Telesina. Dal prossimo mese di ottobre è prevista la riduzione della sua portata a causa della siccità, con la possibile crisi idrica anche nella nostra città.
Per questo motivo abbiamo chiesto più volte anche all’amministrazione Mastella e alla Gesesa di intervenire presso la Regione Campania – conclude la nota pubblicata su Facebook – per tutelare quella preziosa risorsa, ma il sindaco ci ha risposto annunciando querela contro Altrabenevento mentre la Gesesa pensa di sostituire l’acqua ottima del Biferno con quella pessima dei pozzi di San Salvatore Telesino, da poco ricevuti in gestione».
Come mai non si chiude il rubinetto verso questa zona dato che l’oro blu va disperso e non giova a nessuno? Se per caso il “rubinetto ” non ci fosse costa sempre meno metterlo piuttosto che sprecare così una risorsa che potrebbe mancare in seguito