Sono 365 le scuole censite all’anagrafe regionale: 246 si trovano in provincia di Campobasso e 119 in quella di Isernia. Il dato, aggiornato al 14 aprile 2017, aggiunge solo 8 edifici ai 357 registrati a dicembre 2016.
Il 73% (in numeri assoluti 265) non è progettato o adeguato alle norme antisismiche. Sono 280, invece, i plessi che non hanno il certificato di conformità (il 77% del totale). Ancora, in 256 casi (il 70%) manca la relazione geotecnica e in 234 (il 64%) quella geologica. La stessa percentuale, il 64%, delle scuole in cui è stata effettuata la verifica sismica: 233 su 365, in 132 invece non c’è stata la verifica. In Molise, a causa del tragico sisma del 2002 quando a San Giuliano di Puglia morirono 27 alunni e una maestra sotto le macerie della Jovine, è nata la cultura della sicurezza scolastica. È nata, cioè, la coscienza che in Italia da quel punto di vista bisognava rimboccarsi le maniche e fare molta strada: investire cioè su un patrimonio edilizio da ristrutturare, adeguare o rinnovare. Comunque da adeguare alle norme antisismiche sempre più stringenti. Ma 15 anni dopo il terremoto, nello stesso Molise la sicurezza scolastica è un obiettivo ancora lontano da raggiungere. Emblematica la situazione a Campobasso, dove proprio in questi giorni – a due settimane dal ritorno in classe – è riesplosa la tensione. Numerosi i siti che presentano problemi. E gli studi affidati all’Unimol li stanno man mano certificando. Restando alle scuole dell’obbligo, realmente sicure sono solo quelle di nuova costruzione.
Dal punto di vista dell’età, la maggior parte degli istituti censiti nell’anagrafe dell’edilizia scolastica è classificata nella fascia di costruzione dal 1976 in poi (162 su 365). Ottantaquattro, invece, sono state edificate fra il 1961 e il 1975 (il 23%), 76 fra il 1946 e il 1960 (21%). Venti scuole risalgono al periodo 1921-1945 (il 5%). Sette quelle ancora più antiche: 2 sono nella fascia 1900-1920, quattro in quella 1800-1899 e una addirittura a prima del 1800.
Per quanto riguarda le certificazioni, la fotografia resta poco rassicurante. Centocinque le scuole che hanno il certificato di autorizzazione al funzionamento (29%), 215 quelle che non ce l’hanno (59%) e in 45 casi non è indicato. La banca dati viene compilata di fatto dai tecnici dell’ente proprietario e gestore delle scuole (tecnici comunali o provinciali). Il 64% degli istituti non ha il certificato di agibilità, il 42% non ha quello di collaudo statico. In 130 scuole, inoltre, non c’è il registro infortuni (184 ne sono in possesso). E ancora, 210 non hanno l’omologazione della centrale termica, 128 sono privi del certificato di impianto elettrico, ben 211 non hanno quello di impianto antincendio. In compenso, il 74% del totale (270 scuole su 365) ha un piano di emergenza (ma sono 81 quelle che non ne sono in possesso).
Sono invece 94 i plessi che non consentono la piena utilizzazione e accessibilità alle attrezzature e ai locali alle persone disabili, il 26% del numero complessivamente censito. Sono 271 (il 74%) le scuole prive di barriere architettoniche. Quattro edifici, inoltre, presentano ancora coperture in amianto e in un caso ci sono cassoni in amianto.