Cambiano i tempi ma non i cognomi Palladino, Santoro e De Santis restano infatti quelli più diffusi di Campobasso. Podio rimasto inalterato rispetto agli ultimi 25 anni. Appena più giù si piazzano Mignogna e Di Iorio, che pur se molto rappresentativi del capoluogo sono assai più diffusi sul resto della provincia e della regione e che superano il più ‘‘locale’ Trivisonno. Nella fotografia scattata dall’Anci risultano in notevole ascesa anche Testa e Moffa, anch’essi molto più tipici della provincia che di Campobasso, ma che si ritrovano tra i cognomi più diffusi in città per via di quel fenomeno migratorio iniziato decenni fa e non ancora concluso (anche se la popolazione di Campobasso continua a diminuire). Ipotesi quella della migrazione che sarebbe confermata dalla conquista di alte posizioni, nella speciale classifica, di altri cognomi tra i più numerosi nel Molise complessivamente inteso, come Romano, Lombardi, Russo, D’Amico, Martino, e dal calo di altre ben più concentrate a Campobasso Oriente, Pietrunti, Petrella, Mastropaolo, Di Cristofaro. Un’eccezione è costituita da Mancini, 1º nella regione in Molise e recentemente in calo nel capoluogo. Passarella con D’Amico e Martino sono le novità fra i primi 30. L’espansione di cognomi regionali nel comune è ribadita dall’analisi delle posizioni meno alte della classifica: notevolissima l’ascesa di Caruso dal n. 99 al 34 ma non passano inosservate nemmeno Salvatore (da 53 a 41), Petti (da 77 a 46), Iannetta (da 84 a 53), Ciocca (da 77 a 55), Barone (da 88 a 61), Felice (da 77 a 64), Gallo (da 88 a 71), e i nuovi ingressi fra i primi 100: Esposito al n. 54, D’Aversa al 64, Fanelli al 71, Di Stefano al 79, Di Palma all’83, D’Onofrio e Marino al 98. Altri fenomeni di ascesa riguardano Passarelli (da 70 a 40), Discenza (da 99 A 43), De Marco (da 63 a 51), Ruggiero (da 70 a 57), Ferro (da 88 a 61). Invece, tra ai cognomi in discesa si notano Ziccardi (da 32 a 50), Palange (da 34 a 55), Marinelli (da 38 a 59), Di Lallo (da 36 a 64), Mastrangelo (da 48 a 68), Giuliano (da 45 a 70), Baranello (da 57 a 71), Perrella (da 53 a 71), Palmieri (da 50 a 75), Santella e Silvaroli (entrambi da 57 a 75), Petrone (da 57 a 80), Brunetti (da 63 a 86), Di Tota (da 63 a 96), Luisi (da 70 a 98), D’Elia (da 77 a 104), Fatica (da 70 a 109), Colucci (da 63 a 116), Petrucci (da 70 a 116), Mastropietro (da 63 a 123), Ramacciato (da 57 a 126), Di Tommaso (da 57 a 132), Bucci (da 88 a 183); si sottolinea il calo di forme virtualmente esclusive della città quali Palange, Baranello, Silvaroli, Di Tota, Ramacciato, Di Nucci. Si può aggiungere che, malgrado l’attrazione che il comune esercita sul resto del Molise, appare limitatissima l’osmosi con l’altro capoluogo di provincia: tra i residenti a Campobasso non si ha neppure una presenza di cognomi molto diffusi a Isernia quali Chiacchiari, Cutone, Lombardozzi, Matticoli).