In provincia di Campobasso sono circa 600 le richieste di sfratti, in quella di Isernia 25. Una differenza abissale che fa dire all’Asia Usb: c’è qualcosa di strano, qualcosa che non va.
Angelo Fascetti, coordinatore nazionale del sindacato inquilini, e Sergio Calce che coordina l’Usb a livello regionale hanno incontrato ieri mattina l’assessore Pierpaolo Nagni. Prima una panoramica più generale, poi l’approfondimento della situazione locale. In entrambi i casi, l’organizzazione ha chiesto provvedimenti regionali a tutela delle fasce più deboli della popolazione, di chi non può più pagare l’affitto perché ha perso il lavoro o perché deve curarsi un tumore, ad esempio.
C’è un’emergenza abitativa in tutta Italia e anche in Molise l’Usb ha chiesto a Nagni di attivare strumenti per affrontarla, ripristinando il finanziamento annuo.
E poi c’è la questione degli sfratti chiesti dagli Iacp, con l’enorme differenza fra le due province e quindi i due enti (che sono in procinto di confluire nell’unico ente, l’Eres, a cui ha dato vita la giunta Frattura). Enti che, ha sottolineato a margine dell’incontro Fascetti, «dovrebbero tutelare proprio i nuclei più deboli». In questo caso la richiesta alla Regione è stata di un provvedimento che affronti il problema della morosità incolpevole, con transazioni adeguate. «Ci è stato detto che è in corso di elaborazione una delibera sul punto, di cui saremo tenuti informati, e che sarà promosso un incontro con l’assessorato alle Politiche sociali per una legge che aiuti le persone più in difficoltà. Bisogna avere un quadro di chi è moroso e dei motivi. Se sono certificati e la morosità è, appunto, incolpevole, si deve evitare di fare di tutt’erba un fascio». In definitiva Fascetti si è detto soddisfatto per «l’interlocuzione e perché l’assessore si è impegnato a convocare un tavolo per esaminare nel merito le nostre proposte».
