Il consigliere regionale Nicola Eugenio Romagnuolo ha illustrato in dettaglio, in una nota, i decreti firmati dal Commissario delegato per la ricostruzione Michele Iorio ammontanti a 70 milioni di euro. Quindici i milioni di euro destinati ai progetti di classe 'A' delle case inagibili con ordinanza di sgombero totale nei Comuni del cratere; 10,7 milioni di euro, invece, nei Comuni fuori dal cratere.
Gli edifici di culto sono stati finanziati con 13,5 milioni di euro, sulla base “di precise richieste formali di priorità presentate dai Vescovi delle tre Diocesi della Provincia di Campobasso”. Venti milioni e 300mila euro serviranno per gli edifici scolastici. Tra essi figurano anche i progetti che erano stati definanziati perché non cantierabili o carenti di documentazioni. Le opere ammesse ai fondi riguardano: i progetti della Provincia di Campobasso per le scuole superiori, le scuole dei Comuni del cratere come Larino, Colletorto, Bonefro, Montorio nei Frentani, Rotello, Ururi e, fuori dal cratere, Campobasso Vinchiaturo, Acquaviva Collecroce, Baranello, Nuova Cliternia – Campomarino, Jelsi, Mafalda, Palata, Sepino.
Cinque milioni di euro sono destinati agli edifici pubblici e 200mila euro per interventi di rimozione "stati di pericolo" edifici. Inoltre, per il Comune di Santa Croce di Magliano, è stato stanziato un milione di euro per le pratiche sospese relative agli immobili agricoli.
“Questi interventi, in gran parte già programmati nel 2011, erano finanziabili già da inizio anno ma a causa del ritardo nella firma dell'ordinanza di proroga dello stato di criticità sono stati sbloccati solo in questi giorni, non appena le condizioni normative l'hanno consentito” – ha commentato Romagnuolo. “Tutti gli sforzi sono ora concentrati sulla legge per la ricostruzione, che può essere certamente migliorata ma che deve essere assolutamente approvata per non interrompere il percorso della ricostruzione. Non vorrei che qualcuno si stia già preparando per affermare, tra qualche mese, che “siamo ancora fermi” se non abbiamo le condizioni per poter lavorare in tranquillità e senza disagi per i Comuni e i cittadini”.