Il 24° rapporto ‘Ecosistema urbano’ di Legambiente e Ambiente Italia, basato prevalentemente su dati del 2016, vede al primo posto Mantova, seguita da Trento e Bolzano, di poco davanti a Parma.
L’indagine si basa su 16 parametri divisi nelle macroaree aria, acqua, rifiuti, energie rinnovabili, mobilità e ambiente urbano. Le molisane si piazzano più o meno a metà della classifica finale: Isernia è 56esima con un punteggio del 50%, Campobasso è più indietro: 73esima col 44,52.
I 16 indicatori di ‘Ecosistema Urbano’ (circa 30mila i dati originali raccolti da Legambiente ed elaborati da Ambiente Italia) – spiega il Sole 24 Ore che ha pubblicato ieri i risultati del rapporto – consentono di valutare tanto i fattori di pressione e la qualità delle componenti ambientali, quanto la capacità di risposta e di gestione ambientale delle amministrazioni comunali. Quest’anno è stato inserito per la prima volta un indicatore relativo alla presenza di alberi in area urbana: dato che tutti i comuni sopra i 15mila abitanti sarebbero tenuti a contabilizzare, come previsto dalla legge 10/2013. Molti, invece, (in tutto 40) non sono ancora in grado di rispondere. La media comunque è di 18 alberi ogni 100 abitanti. Solo sei città dichiarano una dotazione superiore a 30. La capolista è Brescia (59), seguita da Modena (48) e Arezzo (40).
Per quanto riguarda i piazzamenti nelle singole graduatorie, Campobasso e Isernia rientrano fra le 23 città nelle quali la media annua dei valori registrati dalle centraline non supera la quota di 20 microgrammi di polveri sottili per metro cubo (18,5 nel capoluogo di regione, 19 a Isernia). Quanto al biossido di azoto (il limite di legge è 40 microgrammi per metro cubo) Isernia è al 43esimo posto (27 microgrammi) e Campobasso al 46° (27,5). Infine, l’ozono: nove i giorni in cui a Campobasso si è registrato il superamento della media, per Isernia il dato non è disponibile.
Brutto podio per Campobasso in materia di dispersione dell’acqua: la differenza fra quella immessa nella rete e quella consumata per usi civili e industriali è del 68%, peggio fanno solo Vibo Valentia (71,9) e Frosinone (75,4%).
Il capoluogo del Molise è nelle retrovie anche nella graduatoria della potenza solare installata su edifici pubblici (il rapporto è per ogni mille abitanti): Campobasso è 85esimo (0,71 kw), in testa c’è Padova con 30,17 kw.
Isernia è invece la città in Italia che produce meno rifiuti: 366 chilogrammi per abitante ogni anno, a Campobasso la quota è di 434,4 chilogrammi. La raccolta differenziata (quindi quanto si recupera dei rifiuti prodotti) a Isernia è al 56,9%. A Campobasso, è al 13,9%.
Molisani, popolo di automobilisti. Sia Isernia sia Campobasso sono fra le città con i tassi di motorizzazione più alti: nel primo caso circolano 73 vetture ogni 100 abitanti, nel secondo 70. Ma la media di persone che riportano lesioni in incidenti stradali è bassa: 2,65 ogni mille abitanti a Campobasso, 3,66 a Isernia.
La città pentra è al 94° posto per metri equivalenti di piste ciclabili ogni 100 abitanti (0). Vita dura per i ciclisti anche a Campobasso (dove sono già scoraggiati per le pendenze): è 81esima con 1,2 metri ogni 100 abitanti.
Infine, la superficie pedonalizzata è di 0,1 metri quadrati a Campobasso e di 0,2 a Isernia.
i Molisani sono persone arretrate chiuse che non vogliono cambiare,tirano a campare stanno bene nel loro habitat fatto di mediocrità e ignoranza.non c’è alcuna volontà di aprirsi per cambiare le cose.si facciano un mea culpa.