Un parto più difficile del previsto. La vertenza Gam, che vertenza non dovrebbe essere più considerata visto che c’è pure un imprenditore privato (Amadori, uno dei più grandi del settore) a parlare di rilancio e ristrutturazione della filiera, si conferma un ostacolo arduo da superare.
Doveva essere approvata ieri la legge che autorizza Finmolise a erogare alla Gam 764mila euro per coprire la quota di Tfr dei dipendenti necessaria in un altro anno di cassa integrazione e a prorogare il contratto di fitto di ramo d’azienda con Solagrital (che è il motivo giuridico per cui Gam può richiedere al ministero del Lavoro di allungare gli ammortizzatori, in attesa appunto della ripartenza). È finita che, a quattro giorni dalla scadenza del periodo ancora in vigore di Cigs, il tutto è stato rinviato a domani pomeriggio. E tutto potrebbe anche saltare. Se non fosse che la politica vuole mettere in sicurezza i circa 270 addetti per un altro anno, il rischio sarebbe davvero concreto.
Il ddl in commissione ha trovato due ostacoli. Intanto, alcuni consiglieri fra cui l’ex presidente di Palazzo D’Aimmo Vincenzo Niro hanno sollevato il tema della legittimità: può la Regione erogare ancora altri soldi ad una partecipata in concordato e ora che gli asset della filiera sono stati acquistati da un privato? In secondo luogo è venuto fuori il problema che contrappone sindacati e amministrazione di Gam (che oltre a un amministratore ha anche commissari giudiziali e il liquidatore). Il ricorso di una dipendente andato in porto: il giudice ha ingiunto a Gam di pagare, in solido con Solagrital, le ferie non erogate alla donna durante il rapporto di lavoro. Il vincolo di solidarietà esiste perché c’è un contratto di fitto di ramo d’azienda e prorogandolo continua a sussistere il vincolo e il rischio per la Gam. Pare ci sia un altro centinaio di ricorsi del genere. Se fossero accolti, salterebbe il concordato e pure la cassa integrazione. Per questo l’amministratore e i commissari vogliono una liberatoria da parte dei lavoratori. Poi sarà presentata a Roma la richiesta di un ulteriore anno di Cigs.
L’ennesimo passaggio cruciale, l’ennesimo scontro. Domani mattina a Bojano l’assemblea delle maestranze per decidere sul punto. Alle 18 la seduta del Consiglio regionale.
Intorno alle 20 di ieri sera, infatti, il presidente Cotugno ha aperto i lavori. Poi un minuto di silenzio per il sindaco di Macchia Tonino Carozza, scomparso lunedì. Ha reso noto, fra le altre cose, la nomina da parte del ministero del Lavoro della nuova Consigliera di parità votata da Palazzo D’Aimmo Giuseppina Cennamo e rinviato la seduta a domani. ritai

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