Un dramma quotidiano che mette a dura prova la tenuta delle automobili e l’incolumità di chi percorre le strade di Roma con motorini, motociclette o a piedi.
La Capitale ha 6mila chilometri di strade e 10mila buche. Incuria e mancata programmazione dei lavori di manutenzione: questi sono ‘difetti’ purtroppo frequenti e comuni alle altre città. Anche a Campobasso, percorrere il tratto che va dalla zona industriale al centro è un tragitto che costa in termini di sospensioni delle vetture e di comfort di viaggio, in poche parole una gran fatica anche per i conducenti e i passeggeri.
A Roma c’è un elemento di cronaca in più: la Corte dei conti ha chiuso da poco le indagini e chiesto la restituzione di 450mila euro a una quindicina di funzionari dei Municipi e del Comune. Soldi che i funzionari infedeli hanno intascato (sulla vicenda si sono già svolti i processi penali con relative condanne) per chiudere un occhio sui lavori eseguiti con materiale scadente o non realizzati affatto. Con la conseguenza che dalle casse pubbliche sono usciti fior di soldi per aggiustare le strade che invece sono rimaste a livello di una groviera.
Le condizioni penose del manto stradale a Roma sono state documentate dalle immagini della testata giornalistica regionale della Rai del Lazio. Al tg delle 14 la cronaca sulle inchieste e le testimonianze di chi ogni giorno vive la difficoltà di dover attraversare la città eterna. Non c’è distinzione fra centro e periferia, ovunque strade colabrodo.
A Roma per lavoro, è stato intervistato dai colleghi della Rai anche il nostro patron Marciano Ricci.
«Ultimamente – ha raccontato – soltanto io personalmente avrò forato tre o quattro gomme». Gli è capitato, in particolare, su via Tiburtina «dove abbiamo gli uffici». In quella zona ci ha rimesso pneumatici di una berlina e di una utilitaria. Insomma, lavorare a Roma – viste le condizioni delle sue arterie – presenta costi fissi aggiuntivi non indifferenti. E il patron Ricci, come suo solito, se l’è presa con la politica, che a suo giudizio fa sempre di meno per gli interessi collettivi.
Una situazione insostenibile, una dannazione. Oltre che un pessimo biglietto da visita per la Capitale d’Italia. Sempre ai microfoni della Tgr una signora ha aggiunto: «La situazione è obiettivamente indecorosa, anche perché rischiamo incidenti tutti i giorni».
Anche le zone di attraversamento pedonale, dove ci sono le strisce, sono ridotte in maniera pietosa. Soprattutto per gli anziani, un grosso pericolo.