Giovanni Muccio, candidato sindaco di Isernia, torna a parlare di don Vincenzo Chiodi, raccontando un episodio che lui stesso definisce “un abuso”. “Sono stato avvicinato da molti cittadini isernini – racconta Muccio – che chiedevano spiegazioni su una vicenda avvenuta nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore, nel quartiere San Lazzaro, durante la messa domenicale”. I cittadini, in particolare, avevano riconosciuto le urla di don Vincenzo Chiodi, che affermava: “Questo è un abuso non contemplato nel Diritto Canonico”.
“Al sacerdote è stato proibito di prendere la comunione sotto le due specie” – spiega Muccio. Don Vincenzo, in altre parole, aveva chiesto di bere il vino consacrato, che rappresenta il sangue di Gesù Cristo. “Ma questa forma di comunione gli è stata proibita”. “Per un sacerdote è una grande umiliazione” – spiega Muccio. “Anche perché sotto le due specie spesso ricevono la comunione anche quelle signore devote, privilegiate, che stanno sempre accanto ai preti”. Don Vincenzo commenta: “Un povero prete anziano, che ha servito sempre con umiltà e dedizione la Santa Chiesa di Cristo, viene gettato nella polvere, costretto ad ingoiare tutte le lacrime di questo mondo…”. “Sarebbe opportuno, a parere del Guerriero Sannita – conclude Muccio – che il Vescovo intervenga per eliminare questo abuso, se tale è”.