La crisi in Molise si sente di più. E’ quanto si evince dal rapporto presentato ieri mattina da UnionCamere, alla presenza degli assessori Scasserra (Attività produttive) e Vitagliano (Bilancio). Se si escludono alcuni punti di forza (primo fra tutti l’agricoltura), il quadro molisano si presenta drammatico, di gran lunga peggiore rispetto a quello nazionale.

Il rapporto tra natalità e mortalità delle imprese segna un eloquente 34,2% in più rispetto al 2010, costituendo il dato peggiore negli ultimi 12 anni. Le imprese attive passano così in Regione dalle 32.576 del 2010 alle 32.152 del 2011, con un regresso del 1,32%. È del -1% il dato che riguarda l’occupazione in controtendenza rispetto al dato nazionale (+0,41%). Settemila i posti di lavoro ‘‘‘‘evaporati’ dal 2007 al 2011 con un dato addirittura peggiore della media del Centrosud della Penisola. Impressionante, poi, il dato che riguarda coloro che cercano occupazione con la percentuale dei disoccupati che si eleva al 18,64%. Sono aumentate al 4,6% le ore di cassa integrazione, ancora una volta in controtendenza rispetto al dato nazionale che è in forte calo. In flessione anche la percentuale relativa al commercio estero: rispetto al 2008 il calo è del 38%.

L’unico settore che ha mostrato incoraggianti segnali di ripresa è l’agricoltura, il cui dato su scala regionale è ‘‘‘‘dopato’ dalla provincia di Campobasso, che fa registrare un interessante +15,6%. UnionCamere intende concentrare sulla green economy, settore che può fruire della conformazione del territorio regionale, particolarmente adatto a questo tipo di attività. Rispetto alle imprese che hanno deciso di investire in tecnologia verde, il piccolo Molise è secondo su scala nazionale solo al virtuoso Trentino. Contrastanti i dati relativi al turismo. Da un lato nel 2010 s’è registrata una flessione del settore. Dall’altro sono in aumento gli stranieri che scelgono la Regione come meta di viaggi. Per quel che concerne l’energia, il Molise continua ad esportare anche se il 90% della produzione è generata da impianti termoelettrici tradizionali.

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