CAMPOBASSO. I quotidiani cartacei sono destinati a finire, morire. Forse, chi lo sa. Lo dicono gli scienziati del web. In verità lo sostengono già da un po’ di tempo. È opinione comune che la carta stampata cesserà prima o poi la sua esistenza. Tuttavia, nessuno sa come e nemmeno quando.
Nel frattempo, Primo Piano Molise, in attesa di una morte annunciata da anni, ma che tarda ad arrivare (e siamo certi non arriverà mai), si rinnova.
Lo spirito resta lo stesso: informare sempre e comunque, senza padrini né padroni. Da oggi lo facciamo però con una veste grafica diversa, più leggera, moderna e accattivante. Lo facciamo proponendo un prodotto che si uniforma agli standard nazionali, in gergo detto full color.
Primo Piano Molise dall’edizione odierna offrirà ai lettori tutte le pagine, e non solo la prima, a colori.
Un’ulteriore sfida che va in controtendenza, ma che conferma ancora una volta l’amore per il Molise della famiglia Ricci, che ormai da più di dieci anni sostiene economicamente le attività di Primo Piano Molise, Teleregione e Radio Hollywood.
In controtendenza perché è folle investire nella carta quando il mondo sembra sempre più orientato a riferirsi all’informazione on line. Sembra, appunto. Perché in realtà, nei fatti, non lo è.
Dalla politica alla cronaca, l’attualità, lo sport. Gli approfondimenti. Argomenti che letti sul quotidiano “di carta” hanno un sapore diverso, un profumo diverso. Uno spessore diverso. Sono credibili.
Sapere che ancora oggi, nel 2018, centinaia, migliaia di persone raggiungono le edicole della regione per acquistare Primo Piano Molise (o un quotidiano in genere) ci riempie il cuore di gioia. Ci dà la forza per andare avanti, nonostante il buon senso consiglierebbe di investire risorse e professionalità in settori più redditizi. Ma se essere informati è un diritto, informare è un dovere. E noi vogliamo farlo fino in fondo, fino all’ultimo respiro.
Realizzare un quotidiano, un prodotto che arriva in edicola il giorno seguente rispetto a quando è stato scritto, costa un sacrificio che forse pochi immaginano. Eppure, nonostante l’immediatezza del web, ancora oggi accade che i quotidiani riescono nella titanica impresa di arrivare prima di ogni altro organo d’informazione sulle notizie. Ciò è possibile grazie ad un grande gioco di squadra che parte dagli editori che ci credono e non fanno mai mancare il supporto necessario. È possibile perché chi lavora nella redazione di un quotidiano è un professionista. Una persona che scrive per mestiere. Che racconta i fatti, non fa il tifo, non ha preferenze, non ha interessi, si lascia guidare dalla notizia. Ha delle regole deontologiche da rispettare. Ha una fede: crede nel lettore, sa di non poterlo deludere. Ecco, la differenza la fa il lettore, che ogni giorno spende i suoi soldi per leggere quello che scriviamo. E lo fa perché è certo che si può fidare. Sa che dietro una notizia c’è lavoro, fatica, ci sono decine di telefonate, riscontri incrociati, c’è la necessità e la voglia di non deludere le aspettative. Ci sono rapporti mantenuti nel tempo con costanza, pazienza. Talvolta anche con grande spirito di sopportazione, ma il fine è nobile e ogni sacrificio viene compiuto sempre senza sofferenza, anzi.
Certo, siamo nell’era dove basta un clic dallo smartphone e ognuno può dire la sua. Anche noi facciamo riferimento all’abnorme flusso di informazioni che arriva dalla rete. Il lavoro, il mestiere, sta nel distinguere le fonti. Sta nel capire, nel saper scegliere, selezionare. Per poi offrire un prodotto “vero”, autentico, credibile, che informi senza condizionamenti di parte. È difficile, molto difficile, ma noi lo facciamo con il cuore. E siamo sempre pronti a ritrattare, a chiedere scusa, nel caso in cui dovessimo sbagliare, magari perché tratti in inganno da chi, soprattutto in questi giorni di battaglia politica, ama avvelenare i pozzi, anche (e soprattutto) quelli dell’informazione.
Da oggi Sabrina e Mirella Ricci hanno deciso di fare un ulteriore regalo al Molise, a quel Molise che amano più di ogni altra cosa: vogliono continuare a scriverne la storia, utilizzando le infinite sfumature del colore.
Sulle pagine di Primo Piano Molise troverete i colori dell’attualità, i colori della cronaca, quelli della politica, della cultura. I colori – straordinari per gli appassionati – dello sport.
Troverete i colori della vita, quella di tutti i giorni.
Interpretando i sentimenti degli editori, dei colleghi giornalisti, dei grafici del quotidiano che hanno lavorato anche di notte (è stata una lotta contro il tempo), voglio esprimere profonda riconoscenza ai nostri lettori, a tutti coloro che scelgono Primo Piano per sapere cosa accade in Molise. Lo faccio rinnovando la promessa di tenere sempre fermo il timone e andare avanti, seguendo l’unica bussola che sappiamo leggere: quella che conduce al cuore della notizia. Dando sempre e comunque spazio alle opinioni dei lettori.
Infinitamente grati.
Luca Colella, direttore responsabile