In Lombardia Maroni non si candida ma ha scelto il successore, tanto tocca alla Lega e il resto della coalizione non lo mette in discussione.
Nel Lazio Forza Italia punta su Gasparri. In Molise per il centrodestra in campo ci sono il presidente del Tribunale Vincenzo Di Giacomo e il capo di Direzione Italia (il partito di Fitto) Michele Iorio. In Molise, soprattutto, c’è il quasi ormai certo slittamento del voto a dopo le politiche. Così, oggi il tavolo nazionale del centrodestra si riunisce ma non sulle regionali.
La disputa interna rischia così di andare per le lunghe. Dopo l’investitura da parte di cinque movimenti civici e l’endorsement del polo dei moderati messo insieme dal coordinatore dei Popolari per l’Italia Niro, il magistrato isernino Di Giacomo ha rilanciato con un suo appello: realizzare una coalizione unitaria, sulla scorta del comitato per la Corte d’Appello che lui stesso promosse e coordinò. Uno schieramento trasversale e inclusivo, che però oltre ai placet già ricevuti e noti – Idea, Sovranisti, civici e moderati – non è andato. Forza Italia, pur non nascondendo il gradimento per il giudice Di Giacomo, ha rimesso tutto al tavolo nazionale. Anche perché, ha ribadito di recente la coordinatrice Annaelsa Tartaglione, è al tavolo romano che si era deciso di affidarsi per fare sintesi di posizioni differenti emerse più volte in questi mesi.
Nel centrodestra molisano c’è chi non si rassegna a una corsa fratricida con il gruppo di Iorio. Lui, dal canto suo non molla e costruisce la sua proposta da presentare ai molisani.
Una freccia al suo arco potrebbe essere anche l’accordo a quattro raggiunto dai leader del centrodestra domenica dopo l’incontro di Arcore. «A Villa San Martino ho incontrato Giorgia Meloni e Matteo Salvini e insieme abbiamo ufficializzato la coalizione con Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e quarto Polo», è il post con cui ha ufficializzato l’intesa l’ex premier Berlusconi sulla sua pagina Facebook. Il quarto Polo è costituito da Fitto, Lupi e altre formazioni di centro. «Meno tasse e burocrazia, più aiuti a chi ha bisogno, più sicurezza per tutti, revisione della Legge Fornero, adeguamento delle pensioni minime a mille euro, valorizzazione del Made in Italy, realizzazione della flat tax e controllo dell’immigrazione: saranno questi alcuni dei primi passi dell’azione di governo di centrodestra che uscirà dalle politiche del prossimo 4 marzo. Abbiamo inoltre concordato – la conclusione di Berlusconi – che sulle regionali la coalizione si presenterà con candidati comuni e condivisi».