Frattura: sono criminali, non vi fate intimorire. Cotugno: attentato alla libertà, punire i responsabili. Battista: vi sono vicino
Un «gesto odioso che rappresenta senza mezzi termini anche un attacco alla libertà di stampa». Così il governatore del Molise Paolo Frattura esprime solidarietà alle redazioni di Primo Piano e Teleregione per l’attacco informatico delle scorse ore.
«Ci auguriamo che la Polizia Postale faccia presto chiarezza sull’accaduto individuando i responsabili che, è bene ricordarlo, non sono buontemponi della rete ma veri e propri criminali: non è accettabile che il lavoro dei giornalisti, o di qualsiasi altra categoria, possa essere saccheggiato da pirati del web. Un gesto, quello di queste ore, che è ancora più grave se consideriamo il periodo delicatissimo della campagna elettorale nel quale è avvenuto. Al gruppo editoriale colpito – conclude Frattura – l’invito ad andare avanti e a non farsi intimorire dall’accaduto».
Il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Cotugno definisce l’accaduto «una gravissima violazione della banca dati» di Primo Piano e Teleregione «ma soprattutto un attacco senza precedenti agli organi d’informazione molisani. La stampa e la libertà di pensiero rappresentano per la nostra società una conquista democratica, sancita dalla Costituzione italiana, fondamentale per le coscienze di tutti noi. Esprimo vicinanza al gr
uppo editoriale, ai direttori responsabili e a tutti quei giornalisti e operatori televisivi che hanno visto “saccheggiato” il lavoro di anni. Auspico che l’intervento immediato degli organi giudiziari preposti possa presto individuare e punire il responsabile di questo atto spregevole, commesso in un momento molto delicato dello scenario politico nazionale e regionale. Conoscendo le donne e gli uomini di questi organi d’informazione, che ogni giorno rendono un preziosissimo servizio a tutti noi, sono certo – conclude Cotugno – che riprenderanno il loro lavoro con maggiore determinazione e la professionalità di sempre!».
Il sindaco di Campobasso Antonio Battista esprime «vicinanza ai giornalisti e a tutti gli operatori, in servizio presso la cittadella dell’informazione della famiglia Ricci, che svolgono con dedizione e senso di responsabilità il delicatissimo e sempre più complicato lavoro di raccontare la realtà che ci circonda. Spero che i responsabili di questo inqualificabile gesto vengano individuati al più presto».
Patriciello e Pietracupa: violenza alla democrazia. Venittelli e Fanelli: sconcerto, fatto inquietante. Federico (M5S): «Massima solidarietà». Ciocca (Comunisti): atto vile
Reazioni di sdegno e vicinanza bipartisan per l’attacco informatico contro le nostre redazioni.
Dal centrodestra l’eurodeputato Aldo Patriciello non usa mezzi termini: «Chi violenta la libertà di informazione violenta la democrazia». Per lui «l’attacco informatico subito dalle redazioni di Primo Piano Molise e Teleregione è un atto barbaro che mortifica il diritto dei cittadini ad essere informati e danneggia in maniera irresponsabile il lavoro degli operatori della comunicazione. Alla proprietà, al direttore e alle redazioni coinvolte la mia piena e totale solidarietà».
Mario Pietracupa, ex presidente del Consiglio regionale e candidato degli azzurri alla Camera nel collegio uninominale di Isernia, commenta: «Brutto momento per il nostro Molise. Minare la libertà di stampa significa mettere a rischio uno dei pilastri fondamentali della nostra democrazia. Esprimo piena e totale solidarietà alle redazioni di Primo Piano Molise e Teleregione per il vile attacco hacker subito in queste ore. L’importanza della libertà di stampa non può essere messa in discussione da nessuno – aggiunge – dunque sento di testimoniare la mia vicinanza per lo spiacevole episodio accaduto, oggetto di indagine della polizia postale. Al direttore, ai giornalisti tutti e all’editore va la mia totale solidarietà».
La parlamentare uscente del Pd Laura Venittelli, candidata al Senato nella quota proporzionale, parla di «grave attacco all’informazione, al pluralismo e alla democrazia». «In un periodo delicato come quello che stiamo vivendo, sia socialmente che politicamente, dove l’opinione pubblica – prosegue – deve essere al centro di tutto, non possiamo che esprimere profondo sconcerto per l’accaduto, asseverando moti di solidarietà sia nei confronti di giornalisti e tecnici, che della proprietà e fino ai lettori. Tutte queste componenti sono state danneggiate da un atto vile, che mina la libertà di stampa, uno degli assunti più importanti del nostro ordinamento giuridico».
La segretaria dem Micaela Fanelli, in corsa alle politiche per la Camera al proporzionale, pure esprime la sua solidarietà «e quella del Pd Molise» per un «un fatto inquietante, che oltre a causare l’inestimabile perdita di parte degli archivi, proietta un’ombra sinistra su un periodo, quello della campagna elettorale, in cui nulla accade per caso e tutto viene amplificato. Di una cosa siamo sicuri, del coraggio e della bravura dei giornalisti di Primo Piano e Teleregione. Che hanno risposto nel migliore dei modi: continuando a lavorare e a raccontare. Senza farsi impaurire, senza fermarsi, con la schiena dritta. Attendiamo l’esito delle indagini, attendiamo di capire chi è stato e perché».
Antonio Federico, portavoce M5S a Palazzo D’Aimmo e candidato alla Camera per il movimento esprime «assoluta solidarietà. Sappiamo bene cosa significa vedere compromesso il proprio lavoro e la propria credibilità da parte di un attacco anonimo e vigliacco. Avanti con forza!».
Sempre da Facebook, la vicinanza di Salvatore Ciocca, consigliere regionale dei Comunisti. «Fermare, con un attacco informatico, un’azienda che ogni giorno svolge un compito delicatissimo attraverso i tanti giornalisti impegnati nel “raccontare” la nostra regione, è stato un atto vile – scrive nel post – che, nella sua brutalità, ha causato anche danni ingenti al sistema della stessa azienda editoriale. La mia – personale e istituzionale – solidarietà agli editori del quotidiano Primo Piano Molise e Teleregione Molise, ai direttori Luca Colella, Alessandra Longano e Pierluigi Boragine, alle giornaliste e ai giornalisti tutti che ogni giorno svolgono con professionalità e senso del dovere il proprio difficile e irrinunciabile compito».
La posizione di Ordine e Assostampa: «Gesto devastante, si faccia luce». Cimino e Santimone: sul web servono garanzie
Tra i primi attestati di vicinanza e solidarietà, abbiamo ricevuto quello dell’Ordine dei Giornalisti del Molise e di Assostampa.
Un «devastante attacco informatico», riassume la nota congiunta, «ha danneggiato il server della testata. Gli hacker hanno distrutto l’archivio e compromesso il software utilizzato per scrivere e impaginare gli articoli. Ma i risvolti negativi sono stati anche altri. A causa dei virus, la notte scorsa, la stamperia ha ricevuto una vecchia edizione già pubblicata del giornale, oggi (ieri, ndr) in edicola. Ai colleghi di Primo Piano Molise e Teleregione, che con grande sacrificio e spirito di abnegazione stanno affrontando enormi disagi nello svolgere il proprio lavoro, l’Ordine dei giornalisti e l’Associazione della Stampa del Molise esprimono vicinanza. Nel contempo, Odg e sindacato auspicano che gli organi di polizia, già informati dell’accaduto, individuino tempestivamente gli autori di un gesto grave, inqualificabile e irresponsabile».
I consiglieri nazionali dell’Odg Vincenzo Cimino e Cosimo Santimone aggiungono: «Si tratta di un atto grave anche perché l’attacco subìto dalla testata regionale ripropone con forza il tema delle tutele per l’intero settore dell’informazione sul web; tema a noi caro, perché di stretta attualità, e che più volte abbiamo affrontato durante i lavori del Consiglio nazionale. Ci troviamo in un momento storico nel quale la circolazione dell’informazione (non solo quella locale ma anche e soprattutto a livello mondiale) è sempre più affidata alla diffusione via web (non solo siti ma anche social media) e dunque occorrono necessariamente delle garanzie riguardanti gli strumenti informatici, in grado di assicurare l’accesso dei cittadini all’informazione gestita in maniera corretta e indipendente e soprattutto la protezione dei dati stessi. Ci auguriamo – concludono Santimone e Cimino – che le indagini, già avviate dalla Polizia postale, riescano ad identificare i responsabili di questo atto grave e preoccupante che minaccia la libertà di stampa e di opinione».
(Fonte foto in copertina Agenpress)