Il comitato tecnico scientifico del Mibact ha approvato un piano di investimenti pari a 597.058.875 milioni di euro sul patrimonio culturale italiano. Fondi immediatamente disponibili per realizzare interventi in tutta Italia, che comprendono il più importante piano antisismico finora finanziato sul patrimonio museale statale, una serie di azioni per la riqualificazione delle periferie urbane e numerosi restauri di beni culturali segnalati dal territorio.
Il piano, che attinge al Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese istituito dalla legge di bilancio 2017, risponde a una visione organica che considera strategico il ruolo del patrimonio culturale nelle politiche di tutela, sviluppo e promozione dei territori. «Le risorse stanziate oggi – dichiara il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini – segnano un importante traguardo con il primo, grande piano di prevenzione del rischio sismico per i musei statali e la messa in sicurezza del patrimonio culturale nazionale».
Previsti interventi per la verifica del rischio sismico, per la riduzione delle vulnerabilità e lavori di restauro, per un importo complessivo di 7 milioni di euro, anche in Molise. Nello specifico, il Ministero ha destinato a Palazzo Iapoce, palazzo storico di Campobasso e sede della Soprintendenza, 1 milione di euro. Stessa cifra anche per Villa Zappone a Larino e per il Museo archeologico di Sepino. Tre milioni e mezzo di euro per gli interventi sulle mura e sulle porte urbiche di Altilia, mentre per la riqualificazione delle aree archeologiche e la messa in sicurezza dei depositi di Campobasso, Larino, Sepino, Pietrabbondante e Venafro il ministero ha stanziato 500mila euro.
Per chi non lo sapesse, la foto ritrae il magnifico sito di Altilia. Per chi ancora non lo sapesse, Altilia è situata nell’agro di Sepino ed è un sito archeologico romano del I secolo dopo Cristo.
Un gioiello, purtroppo, ancora molto poco conosciuto, fuori dagli itinerari turistici e scolastici e, quel che è più grave, dagli itinerari di noi molisani, tanto come privati cittadini quanto come studenti!
La gestione attuale è piuttosto “allegra”, ed infatti il sito continua a piombare nell’anonimato, checché Vittorio Sgarbi ne abbia decantato le lodi e tentato di accendere i riflettori su di esso.
Nell’attesa che le nostre sonnecchianti istituzioni facciano qualcosa, vi invito a firmare la petizione “Sito archeologico di Altilia (CB): provvedimenti seri per valorizzarlo” su change.org.
Se siete dei veri molisani, firmate!