Sul web e su whatsapp circola da alcun giorni la notizia di un addebito sulle bollette dell’energia elettrica pari a 35 euro che servirebbe a coprire i debiti di utenti morosi, seguito da un appello che invita i destinatari del messaggio a non versare la quota richiesta. Si tratterebbe di una bufala che prende però spunto da un aspetto reale. L’allerta arriva dal Codacons che in una nota spiega meglio di che cosa si tratta.
«Sulla questione delle morosità sulle bollette elettriche addebitate a tutti gli utenti è scoppiato un vero e proprio caos in Italia, con tanto di pericolosissime bufale che circolano in queste ore sul web e attraverso catene inviate tramite whatsapp – denuncia il Codacons -. Sta circolando sui social network e attraverso testi inviati da cellulare messaggi che annunciano un addebito da 35 euro sulla bolletta della luce di aprile, finalizzato a coprire i debiti degli utenti morosi, quelli cioè che non hanno pagato la propria bolletta elettrica. Un messaggio pericolosissimo perché invita anche a non pagare la bolletta in attesa di una non meglio specificata sentenza del Tar, e a decurtare questi 35 euro dal bollettino postale. Si tratta di una bufala a tutti gli effetti, che solo in parte di fonda su un aspetto reale. La deliberazione 50/2018 dell’Autorità per l’energia si prefigge infatti l’obiettivo di spalmare sugli utenti finali le morosità, ma solo relativamente agli oneri di sistema non pagati dagli operatori ai distributori dell’energia – spiega l’associazione -, un principio per il Codacons palesemente ingiusto perché, al di là degli importi e dell’entità dei ricarichi in bolletta, spalma sui consumatori onesti parte dei debiti accumulati sulle bollette elettriche. Proprio in tal senso il Codacons sta preparando un ricorso al Tar della Lombardia, dove si impugnerà la delibera dell’Autorità per l’energia chiedendone l’annullamento nella parte in cui addebita all’intera collettività gli oneri di sistema non pagati».