La macchina elettorale delle due Prefetture molisane ha si è messa in moto già diversi giorni fa. Ma nonostante le simulazioni e le prove tecniche, i ritardi causati del nuovo tagliando antifrode hanno pesato soprattutto nelle prima parte delle giornata di ieri. Operazioni di voto piuttosto lente che hanno fatto inevitabilmente slittare anche le comunicazioni sui dati dell’affluenza, soprattutto in alcuni comuni. Nel complesso però la Prefettura di Campobasso ha gestito senza troppi problemi le operazioni, come confermato a mezz’ora dalla chiusura dei seggi dalla prefetta Maria Guia Federico: «La situazione si è svolta in maniera positiva, ottimale – ha detto ai microfoni di Teleregione – la nostra organizzazione per il momento non ha dato problemi. C’è stato qualche ritardo del dato di affluenza dipeso dalle nuova modalità e dalla tempistica del presidente di seggio. Ad ogni modo non sono arrivate lamentele in Prefettura, quindi l’elettore ha capito bene l’intento del ministero degli Interni ha voluto portare avanti con il bollino antifrode».
Situazione più o meno simile anche nelle provincia pentra, dove non si sono registrati troppi disagi, grazie anche «alle simulazioni della trasmissione dati con il ministero dell’Interno fatte qualche giorno fa con tutte le prefetture di Italia – ha spiegato il prefetto di Isernia Fernando Guida – . Speriamo che nelle prime ore di lunedì si possano fornire ai cittadini i dati definitivi delle politiche 2018. Ma i pronostici sono sempre difficili in questa materia, poiché basta che un solo seggio che non si allinea e si blocca tutta la macchina elettorale.
Le operazioni di voto si sono svolte regolarmente nei 130 seggi della provincia di Isernia.
È stato segnalato anche nella nostra provincia qualche sporadico episodio per quanto riguarda il problema del tagliando antifrode, ma con la circolare che è stata inviata nel pomeriggio (di ieri, ndr) dal ministero a tutte le prefetture, immediatamente girata ai presidenti di seggio, è stata data la possibilità ai vicepresidenti di coadiuvare i presidenti a staccare il tagliando antifrode dalla scheda e di inserirlo poi nell’urna delle votazioni. Per cui questo ha ulteriormente accelerato le procedure del seggio e in effetti non abbiamo più avuto segnalazioni.
Qualche problema dalle persone anziane che sono state abituate per 50 anni a votare sempre nello stesso modo. È stata la prima volta che viene sperimentato questo modello di scheda elettorale e quindi era preventivabile che ci fosse qualche intoppo. In ogni caso siamo riusciti a far fronte a questa novità che sicuramente è un passo avanti per la trasparenza nelle votazioni, non a caso si chiama tagliando antifrode e siamo sicuri che la scheda che viene consegnata all’elettore e poi riconsegnata al presidente del seggio sia effettivamente quella consegnata inizialmente e non una portata fraudolentemente dall’esterno come purtroppo a volte è successo in alcune aree del Paese».