Il Tar ha dato ragione al centrosinistra, annullando le elezioni regionali del 16 e 17 ottobre per vizi di legittimità. La sentenza è stata letta poco prima delle 16, dopo due ore e mezza di camera di consiglio. Salvo diversa interpretazione da parte del Consiglio di Stato (a cui il governatore Iorio aveva annunciato ricorso molti giorni prima del verdetto, consapevole della possibilità dell’annullamento), tra qualche mese si tornerà alle urne per eleggere il nuovo presidente della Regione. Iorio non era presente in aula al momento delle lettura della sentenza, perché impegnato a Roma al Forum della Pubblica Amministrazione. I giudici del Tar hanno accolto il ricorso degli otto cittadini elettori riconducibili al centrosinistra, i quali sostenevano che l’ammissione di alcune liste di centrodestra (prima fra tutte Molise civile, ma anche il listino del governatore) era stata illegittima. In particolare, le liste non avevano le firme necessarie per essere validamente presentate. Poche settimane fa, il riconteggio dei voti aveva certificato il vantaggio del presidente in carica, anzi i verbali delle due prefetture avevano registrato un aumento di consensi (da 948 a più di 1.100 voti).

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