Qualche giorno fa aveva fatto trapelare che avrebbe potuto fare la follia: scendere in campo per le elezioni regionali.
L’intenzione di Marciano Ricci, fondatore di Primo Piano Molise e Teleregione, non è passata inosservata. Tant’è che ieri ha ricevuto l’invito da un gruppo di persone, per lo più imprenditori, ma anche rappresentanti della cosiddetta società civile, a mettersi a capo di una lista.
«Abbiamo proposto a Ricci – spiega a Primo Piano Molise il portavoce del neonato movimento – una candidatura atipica, fuori dagli schemi e, soprattutto, una candidatura che non ha un colore politico perché l’invito arriva principalmente alla società civile, dai professionisti e dagli imprenditori. Insomma, da persone di buona volontà che hanno a cuore le sorti del nostro territorio».
Alla base del ragionamento ci sono condizioni definite inderogabili: «Chi accetta di stare in squadra non deve avere collocazione politica e deve sapere sin da ora che negli uffici non ci saranno comode “poltrone” ma sedie e banchi da lavoro. Diciamo no ai politici e no a chi è attaccato alla poltrona. Lo spirito deve essere quello che muove ogni bravo imprenditore che la mattina si sveglia all’alba, esce e sa che la sera deve rientrare con un risultato. Un risultato per soddisfare prima di tutto le esigenze di collaboratori e dipendenti, le esigenze dello Stato, dell’azienda e poi, casomai avanza qualcosa, può pensare a se stesso. Questo vuol dire che amministrare dal nostro punto di vista significa mettere a disposizione degli altri le proprie competenze. E chi si mette a disposizione non lo fa per uno stipendio. Lo spirito, dunque, è quello del servizio e non del guadagno».
Trapela un pizzico di rabbia mista a delusione: «Siamo stanchi di inciuci, frasi dette e non dette, accordi sottobanco. Il quadro non è chiaro. Al contrario, invece, serve determinazione, fermezza. Anziché proporci candidati, programmi, le coalizioni sono sempre più alle prese con dissidi e beghe interne. Il centrodestra dopo aver passato in rassegna decine di nomi ha deciso, ma a quanto pare non tutti sono d’accordo. Quindi è ipotizzabile l’ennesima spaccatura. Nel centrosinistra sono messi peggio, almeno tanto ci pare di capire. La nostra speranza è che tutti, ma proprio tutti, si ravvedano e ognuno agisca per l’esclusivo bene della regione, abbandonando la solita logica dei giochetti di palazzo. Sappiamo che Marciano Ricci è lontano anni luce dai partiti, dalla politica. Parliamo di una persona seria, una persona concreta che ha dato segno tangibile delle sue capacità. Conosciamo il suo altruismo, il “debole” che ha per gli ultimi, per le persone in difficoltà. Conosciamo lo smisurato amore che nutre per il Molise. E sappiamo bene che gli stiamo chiedendo un grosso sacrificio. Ma dal divano di casa o con la tastiera del pc è difficile, se non impossibile, cambiare le cose. Ci rivolgiamo a lui e a chiunque ritiene di poter dare un contributo valido per guidare con serietà, impegno e tenacia la Regione, chiunque reputa di essere all’altezza ed è animato da voglia di fare bene, chiunque è innamorato di questa terra e la porta nel cuore: si faccia avanti».
Interpellato da Primo Piano, Maricano Ricci è stato lapidario: «Sapere che ci sono persone che contano così tanto su di te – non lo nascondo – inorgoglisce molto. Vedremo. Per ora sono alla finestra. Ma avverto forte la sensazione che l’aria è cambiata».

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