“Di Pietro sta facendo di tutto per far saltare il progetto DR, così da generare ulteriore disoccupazione da poter poi strumentalizzare a fini esclusivamente propagandistici”. Così, attraverso una nota inviata alla stampa, la DR Automobiles Groupe replica da Macchia d’Isernia alle iniziative del leader dell’Italia dei Valori sulla vicenda di Termini Imerese, mentre l’azienda molisana è impegnata per l’acquisizione dell’ex stabilimento Fiat al fine di rilanciarlo rimettendo in moto la produzione. Nei giorni scorsi l’onorevole Di Pietro ha inviato una lettera al ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, per chiedere di conoscere il piano industriale. Il leader dell’Idv non crede che la Dr del corregionale Massimo Di Risio abbia le carte in regola per accedere ai fondi pubblici e acquisire la gestione di uno stabilimento come quello di Termini Imerese, in modo da garantire il mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Pertanto, esprimendosi sull’intera vicenda, Di Pietro ha sottolineato che Di Risio non ha ancora fornito chiarimenti sulle garanzie finanziarie necessarie a pagare il proprio debito attuale. “Non riusciamo a capire quale sia la solidità della sua azienda per chiedere un enorme finanziamento pubblico allo Stato e alla Regione Sicilia – ha aggiunto Di Pietro – Al momento abbiamo solo l’incertezza in cui vivono i lavoratori di Macchia d’Isernia che ricevono in ritardo lo stipendio e hanno un carico di lavoro ridotto ai minimi termini”. Dichiarazioni che non sono state gradite ai vertici dell’azienda molisana che nella nota inviata alla stampa sottolinea di non avere alcuna intenzione di scendere in polemica con Di Pietro, essendo in queste ore fortemente impegnata nella risoluzione dei problemi aziendali, con l’intento di salvaguardare i posti di lavori di Macchia d’Isernia e quelli di Termini Imerese. “E’ sconcertante come sia proprio un molisano a rilasciare dichiarazioni, infamanti ed assolutamente prive di ogni fondamento, che stanno di fatto destabilizzando gli investitori interessati al piano industriale della Dr – prosegue la nota – A tal proposito la Dr Automobiles Groupe si riserva di intraprendere eventuali azioni legali nei confronti dell’onorevole Di Pietro a tutela del buon nome, dell’immagine e degli interessi dell’azienda”. Fin qui lo scontro tra la Dr e il leader dell’Italia dei Valori. Intanto, mentre si attende la fine dell’ultimatum posto a Di Risio dal Ministro Passerà, che chiede di conoscere le reali intenzioni dell’azienda automobilistica molisana, attraverso le agenzie di stampa circolano notizie su possibili sbocchi alternativi. Infatti il segretario della Fiom di Palermo, Roberto Mastrosimone, ha dichiarato all’Ansa: “Il ministero per lo Sviluppo e la Regione siciliana si accertino se rispondano al vero le voci di un interesse di alcune case automobilistiche, tra cui Bmw e Hyundai, verso lo stabilimento Fiat di Termini Imerese, mentre potrebbe essere abbandonato il progetto della Dr Motor di Di Risio che si è dimostrato inaffidabile”.