Mentre gli inquirenti hanno tracciato l’identikit dell’uomo (oramai noto come ‘‘bestia’, subito trascinato in Questura), che ha fatto esplodere la bomba davanti all’istituto tecnico di Brindisi, ieri la Chiesa Matrice di Mesagne cominciava a riempirsi per quel lungo e doloroso addio. C’era anche il gonfalone della città di Campobasso, due agenti della polizia municipale, accompagnati dal vicesindaco Giuseppe Cimimo, dall’assessore Maria Grazia De Vincenzo e da Adriana Izzi, consigliere di minoranza ma, in quest’occasione, soprattutto dirigente scolastico. A Mesagne anche i consiglieri della Provincia di Campobasso Donato D’Ambrosio e Pietro Testa, anche loro accompagnati dagli agenti muniti dal gonfalone. “Ci troviamo davanti ad una tragedia inenarrabile” – ha detto Adriana Izzi. “Una ragazzina dilaniata, straziata è qualcosa a cui non si dovrebbe mai assistere. Colpire i giovani significa colpire il futuro. E questo noi, insieme, possiamo evitare che accada ancora. Accanto a me – racconta Adriana Izzi – c’era il preside della scuola che frequentava Melissa, era distrutto. Mi ha detto che non dormiva da due giorni. E’ stata una cerimonia toccante, e non è una frase di circostanza. Le parole dell’omelia e le frasi dei ragazzi sono andate dritte al cuore. C’era un’atmosfera particolare, un’intera cittadina che si è stretta in un abbraccio ideale, una solidarietà fortissima. Ma anche una voglia di reagire, di combattere. Non ho visto la paura di ripercussioni, ho letto solo il dolore su quei visi rigati dalle lacrime. Non sono mai stata orgogliosa come oggi (ieri ndr) di far parte dell’amministrazione di Palazzo San Giorgio”.

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