Il Molise non è l’Ohio perché «lì non si trova quello che si trova in Molise». il governatore in carica Paolo Frattura ‘capitalizza’ la metafora che circola in queste ore.
«Per lo spoglio del 22 aprile vi invito a verificare se c’è un solo posto libero nelle strutture ricettive a Campobasso e dintorni», aggiunge. Boom di visite, fra politici e giornalisti, anche in questi giorni. «Mi prendo il merito di tutta l’attenzione mediatica sul Molise, anche se il posticipo delle elezioni non era stato pianificato o programmato». La correzione della legge elettorale in base alle osservazioni di Palazzo Chigi, ribadisce, è stata ritenuta necessaria perché negli ultimi 20 anni per due volte il Molise è tornato alle urne per annullamento del voto.
I leader nazionali, venuti in regione, ne hanno apprezzato la qualità della vita, «le bellezze naturalistiche, ambientali architettoniche, storiche, la cucina, il vino e tutto ciò che questa regione è in grado di offrire a partire dall’accoglienza con il sorriso». E a Berlusconi che vuole comprare casa in Molise, Frattura dice: «Dal 23 aprile avrò qualcosa da proporgli. Da quel giorno torno a fare l’imprenditore, perché non proporre a Silvio Berlusconi di comprare un appartamento alle Torri a Campobasso così uniamo l’utile al dilettevole?».
Politicamente, poi, analizza: «Magari in Molise riuscissimo a ribaltare il risultato nazionale del 4 marzo. Comunque credo che l’esito, qualunque esso sia, non influirà sul governo nazionale. Oggi si tratta di capire se esiste un’opportunità di governo tra Cinque Stelle e Lega che in tutta onestà, da uomo di centrosinistra, auspicherei. Ritengo, infatti, che sia giusto e doveroso rispondere con i fatti concreti a tutto ciò che è stato raccontato in campagna elettorale. Il Pd, per questa legislatura, dovrà fare una sana, corretta e costruttiva opposizione provando a dimostrare agli italiani che i sogni sono belli però guai a illudere le persone».